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L'Hellas finalmente ingrana sfatato il tab Bentegodi

Il bel successo sull'Alessandria rivaluta quello sul Ravenna. E domenica c' lo Spezia

Un Verona finalmente a testa alta quello che ha battuto (2-0) ieri l’Alessandria, tornando alla vittoria al Bentegodi dopo quasi 6 mesi. Non solo per via delle reti giunte grazie alle incornate di Hallfredsson e Le Noci, ma soprattutto per la (finalmente) convincente prestazione offerta, che rivaluta il successo di Ravenna. Ma è presto per gonfiare il petto e illudersi.

Il lavoro che attende Giannini è tanto. In particolar modo dovrà trovare il modo di far stazionare maggiormente nell’area di rigore l’ariete Pichlmann e sfruttare con più continuità le fasce, non a caso gli ultimi 4 gol sono arrivati in seguito a traversoni dal fondo. Per altro al Principe bisogna dare atto di essere riuscito a invertire la rotta dopo Gubbio dimostrando grande personalità. Il tecnico lo ha fatto spedendo in panca o in tribuna alcuni “senatori” convinti di meritare la maglia per diritto.
 
Quanta differenza con Remondina (che qualche nostalgico in cerca di rivincite postume iniziava già a rimpiangere) che nel finale dello scorso torneo non ebbe il coraggio di lasciar fuori gialloblù alla “frutta”. Giannini sta trovando la quadratura del cerchio anche tatticamente agevolato forse in questo  dall’infortunio di Berrettoni, uomo di indubbia classe ma di difficile collocazione. Senza di lui il Verona non perde da 4 gare e il rendimento di Mancini è in costante crescita. La classifica intanto inizia a avere un sapore migliore (play off a -2) , ma per gustarla appieno domenica bisogna condirla con...La Spezia.

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