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L'Hellas di Mandorlini malato di pareggite

Il tecnico per il momento avverte i suoi: "Basta di guardare a chi davanti, pariamoci le spalle"

Ora è ufficiale, l'Hellas gestione Mandorlini ha la pareggite, in forma particolarmente grave. I sintomi ci sono tutti: quattro pareggi nella ultime quattro partite, attaccanti che sprecano, punte che sbagliano addirittura i rigori, calciandoli in modo indegno verso il portiere avversario, e un pizzico di sfortuna.

Il problema serio è che il vaccino per questa sindrome non si trova dappertutto. L'antidoto si chiama talento e fiuto del gol, cose che mancano nei giocatori portati in maglia gialloblù in estate dal nuovo direttore sportivo Gibellini. L'unica cosa da fare è tenere duro fino a gennaio e poi approfittare del cosiddetto "mercato di riparazione" per prendere un attaccante che veda maggiormente la porta. Ieri a Lumezzane la squadra ha giocato in superiorità numerica per quasi tutta la gara sprecando tantissime occasioni e rischiando addirittura di perdere dopo il pareggio messo a segno da Pichlmann.

In compenso il tecnico gialloblù ha parlato chiaro al termine della partita, forse vale la pena di smettere di pensare a chi è davanti in classifica e cominciare magari a guardarsi le spalle. L'Hellas è terzultimo insieme al Pergocrema e la situazione si sta facendo preoccupante. Nel prossimo turno i gialloblù riceveranno proprio il Pergocrema in una partita tra delusi che dovrà vedere l'Hellas conquistare la posta piena. Lo spettro della prima stagione di serie C degli anni recenti (quando la squadra finì in B per la gestione scellerata del Conte Arvedi e di Peppe Cannella) comincia a farsi vedere.

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