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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sport Cerea

Dal tennis alla carabina: parla Martina, la quindicenne dei record

VeronaSera ha avuto l'occasione di intervistare in esclusiva la neo campionessa italiana del tiro a segno. Dalla passione per lo sport alla scuola, la giovane di Cerea ora guarda al futuro

Giovanissima e già tra le grandi dello sport nazionale, questo il profilo della nuova stella di Cerea, Martina Ziviani, la ragazza di appena quindici anni che ha ottenuto il primo posto nel tiro a segno con carabina ad aria compressa, sbaragliando avversarie provenienti dalle file di Esercito e Marina e dimostrando che con talento e forza di volontà si può andare molto lontano. La giovane veronese, residente a Villa Bartolomea e iscritta al tiro a segno di Cerea, ha cominciato a sparare poco più di un anno fa e, inanellando un successo dopo l'altro, guadagnando il primo posto in tutte le competizioni regionali a cui ha partecipato negli ultimi dodici mesi, è riuscita prima ad ottenere la partecipazione al corso estivo nazionale  "I Dieci Talenti" a Caldaro, in provincia di Bolzano, distinguendosi come una grande promessa della disciplina, per arrivare poi a competere per l'oro italiano. Lì, seguita dallo staff regionale e dall'allenatrice Flavia Zanfrà e tenendo sempre a mente i saggi consigli della sua preparatrice veronese, Kristina Delia, ha partecipato al girone Juniores B. Ma Martina non si accontenta e, colpo su colpo, la giovane di Cerea scala la classifica, finendo per confrontarsi con atlete del girone superiore e, infine, ottenendo un meritatissimo primo posto che ha lasciato tutti a bocca aperta.
VeronaSera ha intervistato in esclusiva per voi la nuova promessa dello sport italiano. Martina è una ragazza spontanea e gentile, che trova ancora difficile credere al suo grande successo e che si è dimostrata subito molto disponibile, rispondendo a tutte le nostre domande.

Una junior che batte anche categorie maggiori a suon di record. Abbiamo trovato la Jessica Rossi del tiro a segno?
"Ancora è presto per dirlo, intanto incrociamo le dita!"

Come hai cominciato a sparare?
"In realtà si è trattato di un caso: una sera di circa un anno fa sono andata a vedere mio fratello, di tre anni più piccolo di me, che si esercitava nel tiro a segno. Spinta dalla curiosità ho voluto provare e da lì è nata la passione"

Come ti trovi nel club di Cerea?
"Molto bene! Cerea è una bella cittadina e non ho mai avuto problemi, tutti sono da subito stati molto disponibili con me"

Dopo questo grande risultato quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
"Continuerò a studiare e ad allenarmi, la speranza è che un giorno qualcuno, ad esempio Esercito o Marina militare, sempre molto presenti in questo tipo di competizioni, mi chiedano di gareggiare per loro. Sarebbe un'offerta a cui non direi certamente di no!"

A chi consiglieresti di provare il tiro a segno?
"A tutti! Si tratta di uno sport che non ha limiti di età e possono provare anche i bambini"

In questa disciplina serve tanta freddezza. Come fai a tenere a freno le emozioni, anche nelle competizioni più importanti?
"Non è affatto semplice! Io personalmente cerco di concentrarmi sulla tecnica, di muovermi e agire come mi è stato insegnato dai miei allenatori e da chi mi ha seguito nel corso dell'ultimo anno"

Ti piacciono altre discipline? C'è un qualche sport di cui sei appassionata oltre al tiro a segno?
"Prima di cominciare a sparare giocavo a tennis, e anche oggi mi piace molto guardare i match sulla terra rossa, quando ne ho la possibilità"

Secondo te la scuola italiana incoraggia abbastanza lo sport o potrebbe fare di più?
"Beh, si potrebbe sempre fare di più, specialmente in questo campo"

Parlando di scuola, come credi che sarà il tuo ritorno sui banchi da campionessa nazionale?
Martina ride, leggermente imbarazzata all'idea: "Non lo so, non saprei proprio! La verità è che ancora non mi sono resa conto di questa vittoria, mi pare ancora incredibile!"

A Londra abbiamo visto le imprese di Luca Testoni e Niccolò Campriani. A Rio 2016 potremo vedere te?
"Ancora è presto per dirlo, manca ancora tanto tempo! Però lo spero, sicuramente farò del mio meglio e continuerò ad allenarmi per dare sempre il massimo. In futuro, chissà..."

Per concludere, a chi vuoi dedicare questo grande successo?
"Sicuramente a mio padre, che mi ha seguito per tutto questo tempo, accompagnandomi in giro per tutta Italia per permettermi di seguire la mia passione. E poi a Cerea, che mi ha accolto così calorosamente. Infine voglio ricordare i miei preparatori, le allenatrici Flavia Zanfrà e Kristina Delia, lo staff della Regione e tutti quelli che mi hanno supportato e aiutato in questa avventura, non ce l'avrei mai fatta senza di loro!"

 

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