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Il maltempo non ferma Manassero all'Italian Open

Il golden boy veronese al 30esimo posto del ranking mondiale scalda i muscoli per Londra

Italian Open di Golf, primo giorno del torneo al Royal Park i Roveri di Torino. Si comincia, nonostante il tempo non sia dei migliori. Inutile dirlo, i riflettori sono tutti puntati su Matteo Manassero, il giovanissimo campione veronese.

Una carriera promettente, un futuro luminoso per il nostro giovane atleta: “In questi tredici mesi è accaduto molto di piu' di quanto mi aspettassi: essere arrivato al numero 30 del ranking mondiale è un grande successo. Sono contentissimo di aver percorso tutta questa strada e di essere nuovamente qui. Cercherò di dare il meglio, si tratta di una vetrina davvero importante -ha dichiarato entusiasta questa mattina in un’intervista il giovane campione- L'Open d'Italia è chiaramente un evento speciale per me e per tutti i giocatori italiani. E poi sono considerato tra i favoriti. C'è tanta attenzione per noi azzurri. Tra l’altro, sono anche considerato tra i favoriti.”

Determinato a giocarsi tutte le sue carte, la giovane promessa ha poi fatto le sue previsioni sull’andamento della gara:“Ho giocato 18 buche e ho trovato il campo in ottime condizioni. I green sono duri, c’è meno rough e prevedo score bassi. La lunghezza del percorso non implica necessariamente un cambio di strategia. I fairways si allargano per cui è facile mettere la palla nella posizione giusta, ma è piu' difficile poi fare birdie. I par 5 sono lunghi per tutti. La buca 11 penso sia la più complicata. E’ un percorso che può andar bene a Francesco Molinari. Penso anche a Rhys Davies o a Darren Clarke, ma è comunque difficile esprimere il nome di un vincitore”.
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