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Il Chievo alla ricerca della mentalit da Bentegodi

I gialloblu stentano in casa, quando devono fare la partita. Pioli lavora sulla personalit dei suoi

Non è ancora suonato un campanello d’allarme in casa Chievo Verona, ma i sostenitori della squadra della diga iniziano a mugugnare per la mancanza di vittorie al Bentegodi. La squadra di mister Stefano Pioli deve ancora riuscire a trovare un’identità casalinga ed è costretta, fino ad ora, a raccogliere il grosso dei punti fuori dalle mura domestiche.

Un fatto che non preoccupa affatto né la società né tanto meno lo staff tecnico ed i giocatori. Perché, si sa, il Bentegodi è sempre stato un fortino nel quale tutti hanno sempre fatto fatica a racimolare punti e l’allenatore sa che, appena riuscirà ad oliare meglio i meccanismo della squadra i risultati arriveranno anche a Verona. Di positivo c’è il fatto che la squadra ha nelle ripartenze veloci il suo punto di forza.
Convince meno, invece, quando deve fare la partita. Manca fore ancora un po’ di personalità in qualche giocatore, soprattutto a centrocampo. Ma mister Pioli sta lavorando proprio su questo aspetto, mentale. Certo, perché il problema non sembra tecnico o tattico, ma proprio a livello di testa.

Desta maggiore preoccupazione, invece, il fatto che i gialloblu non riescano a trovare soluzioni offensive alternative a capitan Sergio Pellissier. Ci aveva provato Moscardelli a prendere le redini dell’attacco clivense, ma il suo apporto è andato scemando con le partite. Diversamente convince sempre poco l’altro goleiro Granoche, che si conferma sui livelli dell’anno scorso: tanta corsa, tanto lavoro per la squadra, ma poche reti.
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