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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ad Ascoli finalmente l'Hellas Verona devastante atteso da inizio stagione

L'Hellas contro i marchigiani ha espresso appieno il proprio enorme potenziale. Ma i gialloblù restano sospesi tra promozione diretta e playoff, a causa dei tanti punti persi nei mesi precedenti

Come una bella donna che si fa attendere, ma che poi quando si presenta fa girare la testa a tutti. La squadra gialloblù vista ad Ascoli può essere paragonata alla protagonista di certi film-commedia che quando entra in un locale lascia tutti gli uomini presenti senza parole. Per informazioni rivolgersi ai marchigiani andati letteralmente in bambola. Ed è questo l’Hellas che si dovrà rivedere nelle ultime tre giornate. Perché nonostante la cinquina al “Del Duca” non è ancora tempo per festeggiare la tombola-serie A: il Livorno resta sempre avanti di un punto, l’Empoli dietro di 9.

OTTIMA PROVA - In sede di presentazione avevamo sottolineato l’enorme differenza tecnica tra i due organici, chiedendo ai gialloblù una prova di carattere e grande intensità. E Maietta e compagni hanno fornito una risposta senza esitazioni, come fanno i concorrenti preparati dei quiz che non si prendono tutto il tempo a disposizione per premere il pulsante. L’Hellas ad Ascoli non ha indugiato. Ha aggredito dal fischio d’inizio i bianconeri evitando inutili schermaglie a centro ring (solo a risultato acquisito il Verona si è esibito nel possesso palla tante volte improduttivo quest’anno), mettendo subito alle corde i rivali. Il Verona ha colpito con veemenza e ha continuato a farlo fino al 5-0: in un incontro di pugilato dall’angolo dell'Ascoli avrebbero gettato la spugna prima dell’intervallo. Il rammarico è per non aver ammirato prima questo Verona super, in linea col proprio potenziale. L’Hellas per organico avrebbe dovuto ammazzare il campionato. Nessuna rivale ha una rosa tanto ampia e valida.

CHI C'E' E CHI MANCA - Il Verona più implacabile dell’anno si è visto con gli uomini disponibili (erano assenti Rivas, Carrozza, Ceccarelli, Hallfredsson e Sgrigna) utilizzati al meglio: ovvero Cacciatore sulla fascia destra e Cacia titolare. E dire che qualcuno aveva esaltato Mandorlini per aver spedito col Brescia il difensore a centrocampo e aver tenuto il bomber per 69’ in panchina. Da non credere. Intanto l’Hellas continua a vincere (anche) senza Mandorlini in panchina (al vice Bordin e al ds Sogliano, sabato si è aggiunto il preparatore dei portieri Morini). E allora viene in mente l’affermazione di qualche mese fa di Gibellini che tanto fece infuriare il mister. A chi dare ragione? Come disse il poeta: ai posteri l'ardua sentenza.

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