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Hellas Verona: Mandorlini fa bene a concedere tanta fiducia a Gomez?

Il rendimento dell'argentino, che non segna dallo scorso 8 dicembre (soltanto 6 reti in questo campionato), è finora insufficiente, ma per il tecnico gialloblù è praticamente un inamovibile

Ci sono registi che per i loro film chiamano sempre gli stessi attori, cantautori che affidano le canzoni sempre alle stesse cantanti e infine allenatori che non sfilano quasi mai la maglia da titolare a certi giocatori. Mandorlini rientra in questa ultima categoria. All’interno del gruppo ha degli intoccabili, meritevoli di giocare indipendentemente dal rendimento offerto. Come certi automobilisti che comprano modelli di una sola marca. Questa inclinazione il mister gialloblù l’aveva mostrato già l’anno scorso, quando Bjelanovic (da lui voluto a tutti i costi) veniva preferito in partenza a Pichlmann, nonostante le tante reti decisive segnate dall’austriaco nei pochi minuti avuti a disposizione.

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INTOCCABILE - In questa stagione il caso è lampante e la gara col Sassuolo lo ha riproposto in tutta la sua evidenza. Gomez ancora una volta non ha convinto (rigore fallito a parte) ma è rimasto in campo per tutti i 90’. Eppure è da inizio campionato che l’argentino veleggia intorno all’insufficienza. Pochi spunti e pochi gol, anche perché poco deciso nel provare la conclusione. Preferisce tentare un dribbling di troppo o un assist impossibile. Giovedì scorso a Modena al termine di una bella, quanto rara, incursione sulla destra ha cercato di servire in profondità Cacia (marcato) invece di tirare, pur avendo una buona visuale. Ma Mandorlini, quando ha mutato modulo, ha richiamato in panchina Sgrigna. La domanda sorge spontanea: è giusto insistere tanto con Gomez, considerando le tante alternative di cui dispone il tecnico gialloblù?

DATI ALLA MANO - I numeri bocciano l’argentino che finora ha segnato 6 reti (non realizza dall’8 dicembre 2012). Nel passato campionato furono 14 in 37 presenze. Quest’anno è entrato in campo 30 volte: 28 da titolare (in due circostante è subentrato), venendo sostituito 11 volte. Secondo i difensori d’ufficio, Gomez sarebbe meno incisivo sotto porta perché chiamato a svolgere un maggiore lavoro di copertura. Ma l’Hellas non può permettersi il lusso di utilizzare un uomo offensivo per fare soprattutto le diagonali difensive. Deve mettere in campo dall’inizio tutto il suo potenziale: a preoccuparsi devono essere gli avversari. Non a caso l’Hellas col Crotone e Sassuolo ha fatto vedere le cose migliori quando Mandorlini ha rotto gli indugi proponendo le due punte e un trequartista.

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