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L'Hellas non riesce a segnare, il Sassuolo sì e vìola il Bentegodi

Sfortunata la formazione di Juric che nel secondo ha comandato la partita e colto due "legni", ma gli emiliani è bastata la bordata di Djuricic ad inizio ripresa per prendersi l'intera posta in palio

È arrivata la quarta sconfitta in campionato per l'Hellas Verona, che è stato superato per 1-0 dal Sassuolo allo stadio Bentegodi nell'anticipo della nona giornata di Serie A. 

Privo della regia di Veloso, fermato da un affaticameno, Juric ha schierato al suo posto Pessina al fianco di un Amrabat non al massimo, mentre in attacco la novità è stata l'inserimento di Di Carmine per Stepinski. Partiti subito forte pressando alto, dopo cinque minuti i gialloblu hanno visto Defrel mettere a lato un buon diagonale, mentre subito dopo Consigli ha dovuto mettere i guantoni per fermare il destro di Faraoni dopo in contropiede. L'occasionissima invece è capitata a Di Carmine al 9', ma il numero 10 ha calciato sul portiere l'assist di Lazovic, prima che la difesa potesse liberare. Nei primi minuti dalla gara, gli ospiti hanno faticato a tenere il baricentro alto contro la foga degli scaligeri, che hanno cercato subito di mettere le mani sulla partita sfruttando soprattutto la fascia sinistra e impedendo agli avversari di manovrare. Con il trascorrere del tempo però, l'undici di De Zerbi è riuscito ad aumentare la velocità del proprio giro palla e ad eludere il pressing, arrivando alla conclusione con Boga al 20', dopo una bella azione personale, e trovando però un Silvestri attento. Il match è diventato così più equilibrato, con l'Hellas che ha alternato momenti di pressione feroce ad altri di attesa, per poi di cercare di allargare le maglie avversarie. Il Sassuolo dal canto suo ha cercato le combinazioni degli attaccanti, supportati soprattutto da Djuricic, per poi chiudere bene e non lasciare spazi alle incursioni scaligere. Con Verre e Zaccagni sempre pronti a non dare riferimenti, e alcuni cambi gioco, qualche pertugio gli scaligeri lo hanno trovato, come al 27', con Di Carmine che non è riuscito a sfruttare il servizio di Faraoni. Subito dopo un tiro deviato di Berardi è terminato a lato dopo aver spiazzato il portiere veronese, che al 37' è stato bravissimo a mettere fuori una sua punizione dal limite. Al 40' invece ci ha provato Amrabat, ma l'estremo difensore neroverde non si è fatto soprendere, mentre al 46' Silvestri e la difesa hanno detto "no" all'incursione del solito Berardi. 

Nella ripresa il Verona è partito ancora a giri alti, trovando al 49' il palo con Faraoni. Ma la beffa era dietro l'angolo e un minuto dopo Djuricic ha preso palla, lasciando partire un potente destro dal lontano che ha trovato il secondo palo, sul quale niente ha potuto Silvestri. I padroni di casa hanno reagito subito ma, servito in area, al 52' Verre ha superato Consigli ma non il palo, che ha respinto ancora la sfera. Il Verona allora ha caricato a testa bassa schiacciando sempre di più gli avversari, i quali hanno provato senza fortuna alcune ripartenze. Anzi, ad approfittare degli spazi lasciati durante la fase di manovra è stata proprio la formazione di casa, ma Amrabat al 56' non è riuscito a centrare la porta dopo un'azione ben condotta dall'ex Samp. La squadra di De Zerbi allora ha provato a fare maggiore densità in difesa, mentre gli scaligeri hanno provato a metterla alle corde, impedendole di far circolare la sfera. Gli assalti dei ragazzi di Juric però sono sempre sfumati sul più bello, come il velo di Zaccagni al 67' e la clamorosa occasione di Pessina al 77', che servito in area da un brillante Salcedo, ha aperto troppo il piatto mancando la porta. Con l'entrata nel finale di Stepinski, i cross dalle fasce (principalmente quella destra) sono aumentati, così come i tiri dalla bandierina, ma la grande occasione nel finale è capitata sui piedi di Duncan, che ha colpito il secondo palo dopo un'incursione in area. 

LA CRONACA E IL TABELLINO

È una sconfitta che brucia quella subita dall'Hellas Verona, che per larghi tratti ha dominato la gara, mancando però ancora una volta di precisione sotto porta. Nel primo tempo la squadra di Juric ha espresso forse un gioco migliore degli avversari, concedendo anche qualche occasione. Nella ripresa, una volta subita la rete, i gialloblu hanno caricato a testa bassa lasciando pochissimo agli ospiti, costretti spesso ad arroccarsi dietro, sprecando però diverse situazioni favorevoli e richiamando dunque alla mente il problema delle scorse giornate, ovvero quello del gol. La presenza di Veloso inoltre si fatta sentire anche sui calci piazzati: molti infatti i corner e le punizioni sulla trequarti conquistate, poche però quelle calciate in maniera pericolosa. 
Il Verona ora ha pochi giorni per ricaricare le batterie e mettere in ordine le idee, visto che martedì sera alle 19 affronterà il Parma al Tardini. 

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