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Hellas il destino è nelle tue mani: un solo passo ti separa dal ritorno in paradiso

Tutti i tifosi scaligeri ricorderanno il 5 maggio 2002, lo stadio Garilli di Piacenza, e una squadra che retrocedeva nella serie cadetta. Ora il Verona può riprendersi quella serie A che manca da 11 anni

Questa volta forse ci siamo. Anche i più scaramantici oramai lo dicono. Dopo anni passati tra purgatorio e inferno, il paradiso è ad un passo. E non servono risultati particolari, classifiche avulse o cose simili, è tutto nelle nostre mani. 

L'ultima volta era il 5 maggio 2002 allo stadio Garilli di Piacenza, quando un gol di Volpi e una doppietta di Hubner segnarono l'inizio di un percorso che in pochi allora credevano sarebbe stato così lungo e difficoltoso. Sette anni di serie B e quattro tra serie C1 e Lega Pro, nonostante una tifoseria che non ha mai abbandonato la squadra. 

Ora l'Hellas Verona ha la possibilità di riprendersi la serie A, nel suo stadio, contro un Empoli che farà di tutto invece per portare a casa un risultato che gli permetta di giocarsi i play off. Il Verona delle ultime partite però è stato quello che i tifosi stavano aspettando dall'inizio del campionato: cinico, arrogante e anche bello. La campagna acquisti della scorsa estate prima e del passato inverno poi, hanno messo nelle mani di Mandorlini una macchina che sembrava dovesse essere inarrestabile, che ad un certo punto pareva irrimediabilmente inceppata, e che ora sembra aver trovato il giusto equilibrio. 

Ma proprio per la campagna acquisti fatta, la stessa dirigenza vuole fortemente la promozione. Non si tratta solamente di una ovvia questione di prestigio sportivo ma anche di una questione economica. Sono stati spesi diversi capitali tra acquisti e ingaggi, e le nuove entrate (tipo i diritti televisivi) porterebbero nuova linfa alle casse societarie, anche in previsione di una futura campagna acquisti che dovrà tenere conto che l'eventuale salto di categoria richiede importanti miglioramenti alla rosa. 

Ma forse ora stiamo correndo troppo. Non dimentichiamo che sabato ci sarà un agguerrito avversario al Bentegodi e che gli eventuali play off sono sempre possibili. Ma siamo anche sicuri che proprio il Bentegodi sarà il dodicesimo uomo con la casacca gialloblu. 

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