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Caso Hellas: deferito Mandorlini, Abodi chiede pene individuali

Dopo lo scontro con il Livorno non si placa la bufera sulla squadra scaligera e sulla sua tifoseria. Il presidente della Lega di serie B ora chiede che i responsabili siano puniti

Non si placa la bufera sul caso Livorno-Hellas Verona, sul vergognoso coro che, in occasione del match di sabato scorso, si è alzato dalle tifoserie scaligere, un coro che insultava il calciatore amaranto Piermario Morosini, morto per arresto cardiaco durante una partita della scorsa stagione. Dopo la condanna del ct azzurro Cesare Prandelli e la promessa del sindaco Tosi di portare in tribunale i responsabili dell'odiosa iniziativa, questa volta ha preso la parola il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, anch'egli per nulla contento di come si sono comportati i tifosi gialloblù: "Siamo un po' stufi - ha detto Abodi - di essere un paese che si distingue per il peggio, spero che questa volta la maggioranza abbia il sopravvento".

Abodi, parlando da Malta, ha voluto sottolineare la ferrea intenzione, comune a tutti gli enti in causa, di punire episodi di questo tipo in maniera esemplare: "Per la prima volta è emersa in modo inequivocabile la volontà di isolare comportamenti come quello di Livorno. Comune, club, tifosi e Lega hanno preso posizione tra chi sta dalla parte del calcio e chi dalla follia". Il presidente ha voluto precisare che scenderà in prima linea contro certi atteggiamenti, e per passare dalle parole ai fatti ha annunciato che presenzierà direttamente alla partita di sabato che vedrà il Verona contrapposto al Lanciano. "In questo momento - ha spiegato - bisogna dire no a giudizi sommari pericolosi che mettono sullo stesso piano i tifosi e i simpatizzanti del Verona che vogliono liberarsi da questa macchia che si ripete da tempo. Il mio auspicio - ha aggiunto - È che questa volta ci sia una giustizia più possibile individuale, che non penalizzi una comunità". Come ultima nota Abodi ha voluto porre l'attenzione su un altro sgradevole episodio, quello che ha visto i tifosi amaranto urlare contro i gialloblù ricordando l'odioso crimine delle foibe: "Gli insulti a Morosini non hanno risvolti penali. Invece i cori sulle foibe sono un'apologia di genocidio e quindi c'è anche una responsabilità penale".

Intanto il Procuratore Federale ha deferito l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini alla Commissione Disciplinare del Settore Tecnico "per aver reso pubbliche dichiarazioni che violano i principi di lealtà, correttezza e probità da osservare in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva, dichiarazioni che integrano altresì espressioni lesive e discriminatorie e che, inoltre, sono finalizzate a denigrazione ed insulto territoriale, nonché a propaganda ideologica inneggiante a comportamenti discriminatori nei confronti della città di Livorno e conseguentemente all'As Livorno. E' stata deferita inoltre alla Commissione Disciplinare Nazionale la società Hellas Verona a titolo di responsabilità oggettiva e a titolo di responsabilità concorrente".

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