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Hellas, la trasferta non è più tabù "ma voglio vedere più rabbia agonistica"

Al Rigamonti di Brescia i gialloblu hanno ritrovato la vittoria lontano dal Bentegodi, ma lo stesso Pecchia chiede di più ai suoi gicoatori: "Abbiamo avuto molte occasioni ma non le abbiamo sfruttate, siamo stati imprecisi"

Tornato a vincere lontano dal Bentegodi e risalito al secondo posto in classifica, l'Hellas Verona ora guarda alle prossime partite con una ritrovata fiducia, pur sapendo che sono ancora molti i passi in avanti da compiere. 
Il successo dello stadio Rigamonti contro il Brescia, ha mostrato i miglioramenti della squadra di Pecchia, soprattutto dal punto di vista difensivo, ma anche alcuni difetti ancora da limare, come la difficoltà a rendersi pericolosa con la difesa avversaria schierata e la poca concretezza sotto porta. Punti sul quale si è soffermato lo stesso tecnico al termine della partita. 

Contento della vittoria con il Brescia, l’abbiamo creata in settimana con l’allenamento, questo ci dà una grande soddisfazione. Possiamo migliorare, voglio vedere una maggior voglia di creare occasioni da gol e più rabbia agonistica. Arriviamo da giorni duri, ma la squadra ha risposto bene a livello fisico e psicologico, siamo tutti uniti. L’analisi della partita? Abbiamo speso i primi minuti studiando l’avversario, poi abbiamo iniziato a spingere, riuscendo a schiacciare il Brescia nella sua metà campo. I gialloblù hanno giocato un primo tempo maturo e consapevole, nel secondo dovevamo chiuderla, abbiamo avuto molte occasioni ma non le abbiamo sfruttate, siamo stati imprecisi, dobbiamo lavorare anche sotto questo aspetto. Il cambio di Pazzini? Avevo bisogno di energie fresche, ho ritenuto opportuno far riposare il nostro campione, che aveva dato tutto. Dietro ogni vittoria c’è sempre sacrificio e tanto lavoro, non è mai semplice perché tutti vogliono vincere e il Brescia si è dimostrata una squadra con valori in un campo caldo. Abbiamo affrontato tre partite ravvicinate, dopo la delusione per la sconfitta di Frosinone siamo tornati a vincere in casa con la Ternana e siamo riusciti ad affrontare questa gara con la giusta serenità. Siamo già proiettati verso la prossima gara. La catena di sinistra? Sono molto contento del lavoro di Fares e Souprayen, ‘Momo’ ha spinto molto, supportato da Samuel. La contestazione? Preso atto del malcontento, abbiamo risposto sul campo. Adesso dobbiamo cercare continuità, la strada è ancora lunga e le partite dobbiamo chiuderle in fretta, questo la squadra lo sa. Possiamo imparare molto dalla prestazione di oggi. 

Felice per aver deciso la partita con il proprio gol, ma soprattutto per i tre punti ritrovati lontano dal terreno amico, Mattia Zaccagni ha raccontato il momento particolare della squadra e la sua crescita come calciatore. 

Sono molto contento per questi 3 punti. Era importante ritornare alla vittoria fuori casa, proponendo il nostro gioco. La trasferta stava quasi diventando un tabù. Ci è mancato ancora qualcosa in fase realizzativa, dobbiamo essere più cattivi sotto porta per segnare di più. È un momento particolare, il Verona non si è mai ammalato, siamo un gruppo e stiamo tutti uniti, lavorando sempre per i nostri obiettivi e per poterci portare a casa delle belle soddisfazioni. Sono contento di essere utile al mister, con lui ho un ottimo rapporto, faccio ciò che mi chiede e sa che posso cambiare tranquillamente di ruolo assieme a Bessa o Romulo perché sappiamo adattarci a posizioni differenti. Cerco sempre di sfruttare ogni allenamento al meglio. Durante una stagione possono capitare dei momenti in cui non sei al top, l'importante è dare sempre il massimo. Il gol? Lo dedico a tutti i miei compagni, sono contentissimo di poter dare il mio contributo, è una rete che ci ha permesso di tornare a casa con i tre punti ma soprattutto di ritornare in una posizione di classifica migliore. I tifosi? Sono cose che succedono nel gioco del calcio, sappiamo che Verona è una piazza molto importante e altrettanto calda, il nostro dovere è quello di cercare di rispondere dando il meglio di noi stessi. Da questo momento pensiamo solo a lunedì prossimo contro l'Ascoli ed ai prossimi tre punti in palio. Ho 21 anni ma in questo campionato mi sento parecchio cresciuto anche grazie alla mano che mi danno i più esperti durante la settimana. Mi sento maturato.

Arrivato solamente a gennaio in prestito dal Machester City, Bruno Zuculini si è preso piano piano il Verona dove ha ritrovato su fratello Franco, con il quale spera di conquistare la promozione in Serie A. 

Contento per la vittoria, con il Brescia contava solo quello. Sono arrivato da poco ma mi sono calato bene in questa realtà, i compagni mi hanno accolto nel migliore dei modi, sento la loro fiducia. Voglio aiutarli al meglio delle mie possibilità per raggiungere l'obiettivo della squadra. Un commento sulla Serie B? È un campionato molto difficile, questo non cambia dopo una vittoria, abbiamo tante partite da affrontare ma non vedo l'ora di tornare in campo ad allenarmi. Voglio fare sempre meglio della volta precedente. Cosa rappresenta per me Verona? È il mio Club, una squadra importante, mi piacerebbe rimanere qui. Il mio rapporto con Franco? Mi piace giocare con lui, ha una personalità molto forte e positiva, stiamo davvero bene assieme. Sono già concentrato alla prossima partita, ora sotto con l'Ascoli.

La squadra ritornerà agli ordini di Pecchia nel pomeriggio di martedì, per preparare la sfida contro l'Ascoli che si disputerà al Bentegodi nella serata di lunedì 13 marzo, per la quale sono state aperte le prevendite

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