È vigilia di finale play off e in casa Hellas si è già in clima partita. Il silenzio stampa e gli allenamenti a porte chiuse imposti da mister Vavassori permettono ai gialloblù di concentrarsi al meglio per la difficile partita casalinga contro il Pescara. Questo è il momento topico della stagione, nell’arco di una settimana si decide un intero anno, e non si può sbagliare.

L’Hellas questo lo sa bene, a partire proprio da Vavassori, che ha voluto trincerare i suoi per evitare distrazioni e cali di concentrazione, ma non solo. L’allenatore orobico sta lavorando molto sul piano caratteriale dei suoi, cercando di far acquisire consapevolezza nei propri mezzi e cattiveria agonistica, due condizioni essenziali per centrare il salto di categoria.

Più che l’aspetto tattico, ad essere determinante sarà quello mentale, piano nel quale i giocatori veronesi, negli ultimi mesi, hanno più volte lasciato a desiderare. Come, ad esempio, nella partita di sabato scorso contro il Rimini, che sì ha permesso ai gialloblù di passare in finale, ma ha fatto notare preoccupanti ombre sulla tenuta psicologica dei giocatori. A dirlo è stato lo stesso Vavassori al termine della partita, quando ha criticato il fatto che i suoi, dopo un errore, facevano fatica a lasciarlo alle spalle condizionando il proseguo della partita. Domenica, contro il Pescara, non ci si può permettere di essere timorosi, pena una sonora castigata.

Per quanto riguarda l’undici in campo dal primo minuto al Bentegodi ancora bocche cucite, ma, assodato che Vavassori continuerà con il suo 4-4-2, la formazione dovrebbe ricalcare quella schierata sabato contro il Rimini. I dubbi riguardano il centrocampo. Esposito sta lavorando a parte per recuperare da un risentimento muscolare e Russo dovrebbe lasciare la corsia di sinistra a Rantier, neo papà di Mattia. In attacco, invece, Colombo potrebbe prendere il posto di Berrettoni al fianco di Di Gennaro, per dare un maggior peso alla fase offensiva.