Al diavolo le chiacchiere, al diavolo le intercettazioni e le parole a vanvera: l'Hellas pensa solo al Sorrento, parola di mister Mandorlini. Dopo il 2 a 0 del Bentegodi, che ha di colpo scatenato l'entusiasmo di tutta la città, ora sarebbe davvero un delitto farsi distrarre.

"Siamo molto concentrati per la gara di ritorno - ha ammesso senza problemi Mandorlini intervistato da calcionews24 -. Non dobbiamo abbassare la guardia perché sappiamo che ci attende una partita molto complicata: il Sorrento farà di tutto per metterci in difficoltà, anche a livello ambientale ma noi siamo pronti, d’altronde siamo il Verona, una società che ha vinto lo scudetto e che deve necessariamente salire di categoria".

Testa alta e dritti verso l'obiettivo, quindi. Che a questo punto deve essere uno solo: giocarsi la finale. "Sono contento per il cammino che abbiamo fatto nella seconda parte di stagione, è stato praticamente perfetto: all’inizio i problemi erano tanti, da parte mia c’è sempre stato il massimo impegno ma la squadra pagava la delusione dello scorso anno e io dovevo calarmi nella mentalità della Lega Pro, realtà che non mi vedeva protagonista da molti anni. La mia scelta di passare dalla Champions alle Lega Pro è stata una scelta di vita e io sono orgoglioso di averla fatta: per me la città di Verona rappresenta un punto importante della carriera, non ha importanza la categoria, questa città trasmette emozioni ed ha un pubblico fantastico. Vorrei regalare questa promozione ai tifosi, noi ce la metteremo tutta: come ho detto prima sappiamo che non sarà facile ma nel calcio di oggi non ci sono partite scontate, soprattutto quando arrivi ai playoff, dove può succedere davvero di tutto".