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Hellas, il momento di suonare la carica

Inutile cercare un capro espiatorio a questo periodo di 'magra', servono punti

Solo l’Hellas può perdere questo campionato. Questo ormai è un pensiero comune a tutti. Ma adesso guai a rincorrere i fantasmi della crisi, a questo punto evidente, degli errori arbitrali, a favore ad inizio stagione e a sfavore in questo ultimo periodo, e della poca concretezza di mister e rosa, paventate da alcuni commentatori.

Adesso è necessario fare quadrato, combattere, come diceva Russell Crowe nel film Il Gladiatore, “come un sol uomo” per arrivare davanti a tutti alla fine della corsa. Certo è che non è possibile glissare sull’involuzione che l’Hellas ha avuto in queste ultime quattro uscite. Le colpe di qualcuno saranno. Se non di mister Gian Marco Remondina, che da solo non deve caricarsi sulle spalle questa responsabilità, allora sono di alcuni giocatori che hanno avuto un’involuzione tecnica forse dovuta al fatto che hanno “tirato tanto la carretta” fino ad oggi.

Certo è che in curva il tifoso passionale la colpa di questo piccolo Hellas deve pure darla, ma a chi? Questo probabilmente si vedrà a stagione finita. Dal nostro punto di vista Martinelli e Bonato hanno lavorato egregiamente ed hanno messo insieme una rosa di tutto rispetto, formata di giocatori di categoria, ma anche di uomini che non sfigurerebbero, tutt’altro, in serie B.

Questi, però sono discorsi da curva, fatti da tifosi che vorrebbero cha la propria squadra, così com’è adesso, vincesse tutte le domeniche. Adesso si deve solo pensare a fare bene, meglio di quanto fatto nelle ultime quattro giornate, per conquistare questa benedetta promozione. Il resto lo deciderà, a fine campionato, chi di dovere.

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