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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nuovi problemi in casa Hellas Verona: si fermano sia Gomez che Siligardi

L'argentino è rimasto vittima mercoledì di un affaticamento muscolare, mentre l'esterno italiano ha subito una contusione al ginocchio sinistro. Il resto della squadra intanto ha proseguito la preparazione in vista della sfida con la Spal

Il periodo poco fortunato dell'Hellas Verona si arricchisce di un altro capitolo. 

Nella sessione di allenamento del giovedì mattina, che si è tenuta come al solito presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera, Ganz e Valoti hanno proseguito nel lavoro differenziato e Gomez nelle terapie per un affaticamento muscolare. Anche Siligardi però ha dovuto dedicarsi alle terapie, a causa di una contusione rimediata al ginocchio sinistro. 
Nel mentre il resto della squadra ha svolto il consueto lavoro di preparazione, in vista della sfida di lunedì sera contro la Spal, che sarà arbitrata da Aleandro Di Paolo di Avezzano. 

Mercoledì invece si è concesso ai microfoni dei giornalisti Giampaolo Pazzini. Il capitano e bomber gialloblu rientrerà proprio la sera del 20 febbraio dalla squalifica che lo ha tenuto fuori contro l'Avellino, nel tentativo di guidare la squadra alla riscossa. Ecco le sue dichiarazioni riportate sul sito della società. 

UNO SGUARDO ALLA SPAL
"Decisive le sfide con SPAL e Frosinone? No, mancano ancora tante partite, ma saranno importanti per riguadagnare entusiasmo e fiducia. Sono due belle squadre che stanno facendo grandi cose, mi aspetto due belle gare, serve davvero una svolta se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo. Se Floccari in B vale Pazzini? Sicuramente è un giocatore importante, lo era in Serie A e anche in B può fare bene, dovremo stare attenti. Credo sia un bene per il campionato cadetto che ci siano giocatori come lui. Delle due credo sia più importante quella con la SPAL perché arriva prima, la squadra ha voglia di cancellare la brutta partita di Avellino e ripartire, in casa abbiamo un passo diverso e dobbiamo sfruttare a dovere il fattore Bentegodi, serve un atteggiamento diverso. Così non va, possiamo fare di più. Alle prime difficoltà dobbiamo reagire da squadra. Un commento sulla SPAL? All’inizio hanno li ho visti bene, hanno fatto acquisti mirati e avevano l’entusiasmo della neopromossa, in rosa avevano tanti giovani e pensavo che potesse fare bene. La loro classifica è meritata, in più non hanno pressioni, coltivano il sogno di andare su, che è un peso ben differente a chi deve andare su. Poi, se compri giocatori importanti, fai più fatica a nasconderti…".

PAROLA D’ORDINE: RIPARTIRE
"Il nostro momento? Stiamo facendo fatica, sappiamo che andando avanti così non si vince il campionato. Serve continuità di rendimento, costanza e aggressività. Il Verona ha le capacità per ripartire e anche le possibilità. Noi troppo fragili? La preoccupazione deriva dal fatto che oltre ai risultati non sono arrivate le prestazioni: si può perdere qualche partita, ma non senza una reazione. All’interno dello spogliatoio ci siamo parlati e abbiamo cercato di capire i motivi, siamo i primi a sapere che così non può andare. Verona a due facce? Le prime 12/13 partite abbiamo offerto un calcio molto bello, vincere sembrava troppo facile, si parlava di un Verona che avrebbe vinto il campionato a gennaio e forse questi complimenti esagerati ci hanno fatto male. Avevamo un vantaggio in punti che ora non c’è più, non possiamo più sbagliare. Il fatto è che nessuno ci ha regalato niente, quello che abbiamo fatto ce lo siamo conquistati sul campo. Dobbiamo tornare ad essere quelli di prima, con cattiveria e continuità, perché quando c’è un calo si fa fatica in ogni categoria. Pecchia? Il mister sta cercando di fare le cose come sempre, normale che in campo ci vadano i calciatori e quindi ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. E’ complicato ma dobbiamo tornare ad essere quelli di prima".

PAZZINI E IL VERONA
"Verona Pazzini-dipendente? Se i numeri suggeriscono questo è perché la squadra mi mette in condizione di segnare e fare bene, ad ogni modo non credo, a Latina c’ero eppure non è stata una buona gara, spero di dare una grande mano ancora a questo gruppo, voglio farlo. In campo e in spogliatoio cerco sempre di dare una mano, di spronare. Ci sono tanti giovani che hanno bisogno di essere rassicurati e a volte stimolati, cerco di dare il meglio possibile per dare aiuto alla squadra. Per me è stata una scelta bella, quella di calarmi in una realtà nuova".

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