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Il calcio è fermo, ma partite importanti si stanno giocando nei tribunali

La prossima settimana l'Hellas saprà se avrà vinto a tavolino contro il Cosenza e il Chievo dovrà affrontare il processo bis sulle plusvalenza. Ma intanto si deve decidere se la Serie B dovrà tornare a 22 squadre

È un fine settimana senza calcio quello che i veronesi stanno per vivere. La sosta per la Nations League ha fermato sia il campionato di Serie A che quello di Serie B e quindi sia Chievo che Hellas Verona non scenderanno in campo nel weekend. Sono però in programma delle amichevoli per domani, 8 settembre. Il Chievo Verona ospiterà a Veronello la Triestina, mentre l'Hellas sosterrà un allenamento congiunto con la propria squadra Primavera.

Fermo il calcio giocato e il calciomercato, non sono comunque giorni tranquilli per l'Hellas Verona e più in generale per la Serie B. Il club gialloblu è in attesa di un giudizio sulla gara non giocata a Cosenza per l'inadeguatezza del campo, episodio che ha avuto anche un strascico politico con i veronesi accusati di razzismo da un assessore cosentino e con la replica del sindaco di Verona Federico Sboarina. L'Hellas saprà la prossima settimana se dovrà rigiocare il match contro i calabresi oppure se avrà vinto a tavolino per 3-0.

Ma la prossima settimana sarà anche quella del 12 settembre, giorno in cui è stato calendarizzato il processo bis al Chievo Verona per il caso plusvalenze. Processo in cui il club di Luca Campedelli rischia una penalizzazione.

Non si dovrà invece attendere la prossima settimana per un'altra decisione importante per la Serie B. Oggi, 7 settembre, si è riunito il Collegio di Garanzia del Coni che deve decidere sui ripescaggi di alcune squadre nel campionato cadetto. Il torneo è infatti cominciato con 19 squadre, ma è possibile che si possa tornare al format precedente con 22 partecipanti. Quali sarebbero, però, i tre ripescati è difficile prevederlo.

Su quest'ultimo argomento, il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti ha espresso ad Ansa la sua opinione.

Quello che noi, così come tante altre realtà non solo di Serie B, abbiamo sempre sostenuto, è che la riduzione dell'organico delle squadre della B fosse necessario - ha detto Setti - Auspico che tutti i protagonisti del nostro calcio si facciano guidare da interessi collettivi portando avanti i propri obiettivi sportivi sul campo. Oggi la Serie B non riesce a trovare un equilibrio finanziario e la prova è il fatto che ogni anno assistiamo alla mancata iscrizione al campionato di club storici e questo perché il sistema va rivisto. Sono anni che si parla di riforme: io dico che questo è il momento per farle.

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