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Hellas, un mercato "all’insegna della continuità" secondo il Ds Fusco

Il direttore sportivo gialloblu ha commentato l'operato della società nella finestra di calciomercato che si è conclusa il 31 gennaio, definendosi soddisfatto: "È andato come avevamo preventivato"

Alle 23 del 31 gennaio si è chiusa la finestra invernale del calciomercato, che ha visto la dirigenza dell'Hellas Verona muoversi per migliorare la rosa affidata al tecnico Fabio Pecchia. Non è stato un mercato esplosivo quello dei gialloblu, e probabilmente neppure serviva, ma qualche colpo interessante, sopratttutto in prospettiva, è stato messo a segno, con alcuni giocatori che invece hanno lasciato le sponde dell'Adige. 

Questi i movimenti ufficializzati dal club di via Belgio sul proprio sito internet. 

ACQUISTI 

  • Bruno Zuculini: a titolo temporaneo dalla società Manchester City FC.
  • Alex Ferrari: a titolo temporaneo dalla società Bologna FC 1909.
  • Riccardo Brosco: a titolo definitivo dalla società US Latina Calcio (rimarrà in prestito all'US Latina Calcio fino al 30 giugno 2017).
  • Simon Stefanec (1998 - Primavera): esercitata l'opzione sul diritto di riscatto dalla società ŠK Slovan Bratislava.
  • Riccardo Pettinà (1999 - Primavera): a titolo temporaneo con opzione dalla società FCD Altovicentino.

CESSIONI

  • Enzo Maresca: risoluzione consensuale del contratto.
  • Davide Riccardi: a titolo temporaneo alla società FC Sudtirol.
  • Leandro Greco: a titolo definitivo alla società FC Bari 1908.
  • Pawel Wszolek: il Queens Park Rangers FC ha trasformato il prestito in acquisizione a titolo definitivo.
  • Enrico Vencato (1998): a titolo temporaneo alla società AC Vigasio ASD.

Pecchia dunque rinuncia al playmaker d'esperienza, e di riserva, ex Palermo e Juve, che nel girone di andata si era visto solo 8 volte sul terreno di gioco. Leandro Greco invece era finito addirittura ai margini del progetto e la sua partenza era quindi inevitabile. 

Chi invece è arrivato con un bagaglio pieno di speranza è Alex Ferrari, nuovo baluardo difensivo a disposizione del tecnico gialloblu: "Anche se sono in prestito secco non mi sento di passaggio, in futuro si potrà parlare di eventuali prosecuzioni, ma io sono venuto qua per mettermi in gioco e a disposizione di mister e squadra per raggiungere l'obiettivo". 

Con il mercato chiuso, il direttore sportivo Filippo Fusco ha voluto tracciare il bilancio della sessione invernale, ritenendosi soddisfatto di come si è mossa la società.

UNA PREMESSA
Il mercato è andato come avevamo preventivato, volevamo che fosse all’insegna della continuità e così è stato. Alcune squadre hanno pensato fosse opportuno cambiare molto, quanto a noi abbiamo mantenuto intatto un gruppo omogeneo e forte, inserendo i giusti innesti in una rosa già competitiva. Come dicevo, il nostro acquisto è stata la continuità. Sono soddisfatto del lavoro di squadra e staff, il mercato è una conseguenza di ciò che viene fatto a partire dal ritiro: se la squadra fosse stata a metà classifica, avremmo fatto operazioni in ottica diversa.

VI SVELO TUTTE LE OPERAZIONI
Abbiamo risolto alcune situazioni, come quella di Greco. Leandro è un bravo calciatore con un curriculum importante che per 6 mesi è stato fuori dalle liste. Ha trovato una sistemazione e siamo contenti a livello economico ma soprattutto per il ragazzo. La logica delle liste ci impone di non aspettare gli infortunati: Albertazzi non sarà inserito, così come Cherubin che si deve operare. Ci dispiace, perché Albertazzi aveva fatto bene fin dal ritiro, non possiamo rischiare di inserirlo in lista in un ruolo chiave. Abbiamo preferito prendere Alex Ferrari, un calciatore giovane che sa ricoprire più ruoli, e di puntare sulla crescita di calciatori come Boldor. L’operazione Wszolek? Mi ha dato molta soddisfazione, ho sempre sostenuto che per lui il calcio inglese è l’ideale e il Queens Park Rangers l’ha voluto. Hanno deciso esercitare subito l’opzione sull’acquisizione a titolo definitivo, questo dimostra la bontà del calciatore. Il Verona si è assicurato una percentuale adeguata su una sua ipotetica rivendita futura. Brosco? E’ un giovane di grande esperienza in Serie B. I difensori sono merce pregiata: sfruttando il cambio di proprietà sul Latina, società di provenienza del ragazzo, il Verona si è assicurato un ragazzo di qualità. Non lo dovremo affrontare, anche perché ci ha già fatto gol (ride, ndr), perciò lo osserveremo con ancora più interesse. Fares? E’ un giovane forte, ritenevo che in un altro contesto avrebbe potuto trovare più spazio. Fabio ed io abbiamo dibattuto molto, alla fine ha prevalso la volontà del giocatore che ha deciso di rimanere qui per dimostrare il suo valore. Ganz? Ha avuto molte richieste in cadetteria, è uno di quelli che può trovare spazio, ma dipende da lui. L’esempio è quello di Valoti, che ad Avellino era in tribuna e con la SPAL ha fatto doppietta. All’ultimo è arrivata la richiesta dal Crotone, ma Simone Andrea ha deciso di rimanere. Sono contento di questa sua scelta, sono sicuro che una volta smaltito l’infortunio ci darà una grande mano. Badan e Casale? Una delle nostre linee guida è puntare sui nostri giovani, dobbiamo mantenere l’equilibrio economico e questo passa soprattutto nella valorizzazione dei nostri prodotti, oltre a puntare su giovani che hanno fatto bene come Tupta e Stefanec. Casale è spesso aggregato alla prima squadra, con Riccardi al Sudtirol per trovare spazio abbiamo deciso di tesserare due classe ’98.

IL NOSTRO PERCORSO
Per fare valutazioni, occorre ricordare da dove siamo partiti, ovvero cercare di costruire una squadra competitiva. La retrocessione è una mannaia che ti fa rivalutare tutto. Mister Pecchia ha dimostrato di non essere un integralista, abbiamo cambiato modulo più volte, soprattutto a partita in corso. Siamo soddisfatti dal lavoro degli esterni, tutti giocatori che ha dato esempio di saper fare gol. Juanito ha avuto qualche difficoltà, Siligardi si è sacrificato molto ma sa che può fare molto di più e che da lui ci aspettiamo molto. Pazzini, poi, è il nostro terminale offensivo finale. I numeri dicono che il Verona ha il miglior attacco del campionato e uno dei migliori della storia della Serie B, tanto da venir accostato al Pescara di Zeman. Poi, come sempre, starà al campo stabilirne l’effettiva forza. A giugno, quando è iniziata questa avventura, c’era scetticismo e lo rispetto, poi con i risultati è arrivato anche l’entusiasmo. Siamo passati dal Verona del ‘vediamo che succede’, al Verona ‘ammazzacampionato’ fino al Verona ‘in difficoltà’. Serve equilibrio tra campo, società e rosa. Verona con l’obbligo di provare a vincere? Non sono scaramantico, dico che dobbiamo vincere tutte le partite, è mia idea e quella dell’allenatore che la squadra possa giocarsela alla pari con tutte. Un’operazione che avrei voluto fare? I miei non li cambierei con nessuno. Ogni squadra ha le sue esigenze e anche chi è arrivato in sordina ha dimostrato di farsi valere, come Zaccagni, Valoti e Boldor. Entusiasmo e feeling tra squadra e città, inoltre, sono il nostro valore aggiunto. Una nota per l'affare Besea: come società siamo stati vicini al Modena e con l'operazione Luppi abbiamo dato loro una mano in un momento difficile. Nell'occasione abbiamo concordato un accordo verbale per alcuni ragazzi della rosa, tra cui Besea, che poi è andato al Frosinone. Questa situazione ci ha lasciato rammaricati con la dirigenza del Modena, non tanto dal punto di vista tecnico quanto dal punto di vista umano.

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