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Hellas, girone di andata da incorniciare: «Ma non si può mollare niente»

Gli scaligeri devono ancora recuperare una partita, ma i 25 punti raccolti fino ad ora sono comunque un bottino di tutto rispetto. Juric però insiste nel tenere alta la tensione, viste le 20 partite ancora da disputare

È stata una vittoria da incorniciare quella ottenuta dall'Hellas Verona contro il Genoa, che ha messo fine allo splendido girone di andata della formazione di Juric, chiuso nella metà sinistra della classifica nonostante la partita da recuperare contro la Lazio (in programma il 5 febbraio)
Soddisfatto il tecnico croato a fine gara, il quale domenica ha sorpreso tutti mandando in campo Verre come riferimento offensivo nella sfida con il Grifone. Andati in svantaggio alla fine del primo tempo, nonostante la mole e la qualità del gioco espresso, i gialloblu nella ripresa hanno alzato i ritmi mettendo alle corde l'avversario e riuscendo a ribaltare la situazione. Ecco le parole di Ivan Juric al termine della gara. 

La vittoria della consacrazione? Il campionato è arrivato a metà, sulla partita di oggi posso dire che è stata una prestazione fantastica in tutti i sensi, sia nel primo tempo, che abbiamo chiuso in svantaggio, sia nella ripresa, durante la quale abbiamo dominato giocando un calcio piacevole. I ragazzi sono stati bravissimi, sono veramente contento. Se ero tranquillo a fine primo tempo nonostante lo svantaggio? Vedevo che stavamo facendo tutto ciò che dovevamo fare, succede di prendere gol perché loro hanno grandi attaccanti, però avevo la sensazione che l'avremmo sbloccata continuando a giocare in quel modo. Nona partita di fila in gol? Stiamo migliorando, oggi ne abbiamo fatti due ma potevamo farne di più. I giocatori iniziano a conoscersi bene e stanno crescendo fisicamente, riusciamo a trovare più profondità e oggi si è visto. Il primo gol di Zaccagni in Serie A? Sono particolarmente contento per lui, so che ci teneva e che gli mancava ancora questa prima rete in A. Magari non si nota molto, ma fa un lavoro tattico impressionante e gioca a calcio con intelligenza. La classifica? Sono molto felice, ma anche consapevole che non si può mollare proprio niente, perché nelle difficoltà la linea tra fare bene e fare male è sottile. Dobbiamo dunque resettare ogni partita, sia persa sia vinta, e pensare alla prossima. 

Ma oltre al bel risultato, ad allietare ulteriormente l'atmosfera in casa scaligera c'è la seconda presenza di Emmanuel Badu, che dopo il grande spavento di inizio stagione, che lo ha costretto a saltare tutta la prima parte di campionato, sta piano piano ritrovando la forma fisica che gli servirà per dare il proprio contributo nello sprint finale. 

La mia prestazione? Sono molto contento di far parte di questa squadra, di aver esordito al Bentegodi in uno stadio gremito da una grande tifoseria. La mia lunga assenza dai campi da gioco? All'inizio ho avuto paura, infatti temevo di non poter essere più a disposizione della squadra. Ma questo momento ora è un lontano e sbiadito ricordo: mi sento bene fisicamente, devo migliorare dal punto di vista del ritmo-partita. Il mio rapporto con i compagni? Siamo una squadra che sta bene assieme - in gruppo, nessuno escluso - e che non molla mai: lo dimostriamo in ogni partita. I ragazzi sono sempre stati al mio fianco, siamo un gruppo speciale perchè crediamo che l'importanza di ogni singolo sia fondamentale all'interno di una grande famiglia. Non dimentico di ringraziare anche la società, a partire dal Presidente, che ha creduto in me e che mi ha aspettato, come tutti. Devo pensare a fare bene in ogni allenamento per poter tornare al massimo della forma, il più presto possibile. I tifosi? Hanno fatto un'ovazione al momento del mio ingresso, devo solo ringraziarli. La classifica? Dobbiamo pensare partita dopo partita, però sì, ci godiamo questa bella posizione. 

Andato a segno dal dischetto, Valerio Verre è stato la "sorpresa tattica" di Juric nel match contro il Grifone. Lo stesso giocatore ha raccontato poi le proprie sensazioni sulla sfida e sulla posizione in cui è stato schierato. 

Che vittoria è stata? Abbiamo fatto una partita bellissima, siamo andati sotto per poi reagire da squadra. Non abbiamo mai mollato, perchè volevamo vincerla. Nel secondo tempo abbiamo continuato a spingere, perchè il mister ci ha detto di continuare, aumentando il ritmo. Così è uscito il Verona che conosciamo ed è arrivata una vittoria meritata. Io rigorista? No, perchè quando c'è il Pazzo tira lui. Oggi però, come a Milano, me la sentivo di calciare e così ho fatto. La soluzione del tiro centrale dal dischetto? Diciamo che mi confronto con i portieri ogni volta per capire quale è la soluzione migliore. Oggi è andata bene, vedremo la prossima. Io in attacco con Pessina e Zaccagni? Ci siamo trovati bene, il mister mi ha chiesto di abbassarmi per giocare con Veloso e Amrabat ma allo stesso tempo di attaccare la profondità. Non volevamo dare punti di riferimento, direi che ci siamo mossi bene. Qual è ora il nostro obiettivo? Assolutamente la salvezza, lo diciamo sempre, perchè è così. Dobbiamo rimanere umili e puntare sulla forza del gruppo. Se è aumentata la qualità del nostro gioco? Certo, vincendo giochiamo con la testa più libera, riuscendo così ad esprimerci meglio, e i risultati si vedono. Io top scorer del Verona? Prima di tutto vengono gli interessi della squadra, il merito è dei miei compagni. 

Al giro di boa dunque la formazione di Juric si trova in una posizione che forse anche i più ottimisti non si aspettavano, ma come ha ricordato lo stesso tecnico, non è ancora arrivato il momento di dichiararsi soddisfatti. Il girone di ritorno infatti prenderà il via dal difficile terreno di gioco del Bologna, dove i gialloblu scenderanno in campo alle ore 15 del 19 gennaio. 

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