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Fiorentina demolita con un poker di gol: l'Hellas risorge dalle sue ceneri

Dopo la brutta sconfitta con il Crotone e una settimana di ritiro, i gialloblu tornano alla vittoria dopo oltre un mese contro la formazione toscana, grazie alla doppietta di Kean e alle reti di Vukovic e Alex Ferrari

Dopo un'astinenza che durava dal 17 dicembre e quattro sconfitte consecutive, l'Hellas Verona è tornato alla vittoria con un clamoroso 4-1 ottenuto sul campo della Fiorentina, che rilancia la corsa salvezza della squadra e salva la traballante panchina di Fabio Pecchia. 

Già all'inizio del match però, è arrivato subito un grosso spavento per i gialloblu, che al 1' hanno subito rischiato di andare sotto con l'errore di Fares, il quale ha liberato Chiesa davanti a Nicolas, ma il dribbling dell'esterno ha finito con il favorire Simeone, il cui tiro è stato respinto sulla linea da Caracciolo. I padroni di casa sono sembrati quindi partire nel modo giusto, provando a fare la partita e facendo girare la sfera, mentre la formazione di Pecchia si chiudeva e non dava l'impressione di avere la forza di colpire. 
Nel corso dei minuti però la spinta dell'Hellas sulle fasce è salita, trovando terreno fertile sulla corsia di destra. E alla prima opportunità gli ospiti sono anche passati in vantaggio: all'11' il corner di Romulo è tornato all'italobrasiliano, che al secondo tentativo ha trovato il poderoso stacco di Vukovic che di testa ha trafitto Sportiello. A questo punto ci si aspettava la veemente reazione della squadra di Pioli, invece gli scaligeri hanno continuato a cavalcare il momento, con Matos che al 13' ha messo un insidioso diagonale in area che non ha trovato compagni, mentre due minuti dopo il portiere toscano è stato costretto all'uscita di pugno per evitare che la punizione di Romulo arrivasse a destinazione. 
Troppo compassata nella manovra, la Fiorentina al 19' si è affidata all'estro di Chiesa, che dopo un buon stop al limite dell'area non è riuscito a trovare la porta e a sfruttare la disattenzione difensiva avversaria. Un minuto dopo invece è stato Caracciolo ad allontanare dalla linea di porta il colpo di testa di Benassi e ad innescare il contropiede, con Matos che è penetrato in area riuscendo a servire fortunosamente Kean, che da due passi ha firmato il raddoppio
Nonostante il ritmo basso e l'imprecisione nel palleggio, i viola hanno provato ad alzare il baricentro senza ottenere particolari risultati, complice anche un Verona attento e ordinato, seppur ancora insicuro nella fase di copertura. Ma al 32' a mettersi in luce è stato ancora Kean, autore di un'ottima prestazione, con un grande stop in mezzo a Pezzella e Astori e la successiva accelerazione che lo ha portato alla conclusione con il sinistro, che non ha trovato però la porta. Due minuti dopo invece ci ha provato il Cholito Simeone a suonare la carica per i suoi, ma la sua conclusione dalla zona del vertice dell'area è terminata alta. 
I continui errori d'impostazione non hanno permesso alla Fiorentina di avere quella fluidità di manovra necessaria a sorprendere gli avversari e a questo si è aggiunta anche la scarsa vena realizzativa degli attaccanti di Pioli, come al 43', quando Chiesa è stato colpevolmente lasciato libero di calciare dal limite, non riuscendo comunque a colpire il bersaglio. 

LA CRONACA E IL TABELLINO

La seconda frazione è iniziata con Saponara e Dias subito in campo per i toscani, che hanno alzato immediatamente i ritmi, colpendo un clamoroso palo sempre con Chiesa al 46'. Ma a quel punto è scattato immediatamente la letale ripartenza gialloblu, con Petkovic arrivato in fretta dall'altra parte del campo che ha servito Kean, per la doppietta personale del 17enne. 
Il tris però non ha smorzato la foga dei toscani, che hanno continuato a cercare la via del gol, con gli ospiti sornioni e pronti a ripartire in velocità sulle ali. Gli sforzi della compagine di Pioli sono stati premiati al 53' dai due nuovi entrati, con Saponara che ha premiato il giusto tempo di inserimento di Gil Dias, bravo a chiudere in rete al volo. Ma l'illusione di riaprire la partita dei padroni di casa è durata solamente un paio di minuti, il tempo per la difesa viola di farsi cogliere ancora scoperta in contropiede, questa volta da un ispirato Romulo, uno dei grandi trascinatori di giornata, che si è fatto tutta la fascia destra prima di mettere al centro, dove Laurini ha sbagliato il rinvio favorendo Alex Ferrari, che non si è fatto pregare ed ha insaccato. Un colpo che ha definitivamente steso la Fiorentina, la quale ha continuato timidamente a cercare la rete, sfiorandola con Badelj al 70', che dal limite ha accarezzato la traversa, e Gil Dias al 78', sul quale è stato prodigioso Nicolas, rischiando anche di venire colpita nuovamente in velocità. 

Bravo e fortunato, l'Hellas Verona è riuscito a riscattarsi dopo l'orribile prestazione casalinga con il Crotone e una settimana molto difficile per la contestazione dei tifosi ed il calciomercato. Sarebbe un grave errore però anche solo pensare di aver già risolto buona parte dei problemi di questa squadra, oggi uscita vittoriosa contro un avversario apparso francamente molto confuso e con poche motivazioni. Innanzitutto Pecchia dovrà fare in modo questa partita non diventi un altro episodio sporadico (come quelle con Milan e Sassuolo ad esempio) e che la squadra trovi finalmente il carattere che serve per giocarsi le proprie carte.
Pur avendo incassato un solo gol, e avendo comunque offerto una buona prestazione, la retroguardia è sembrata ancora incerta e spesso esposta a rischi evitabili, mentre sarà interessante vedere come si comporterà il centrocampo quando sarà chiamato a tenere più a lungo in mano il pallino del gioco, ora che Bessa e Bruno Zuculini sembrano essere oramai già degli ex. 
Vale inoltre spendere una parola per la grande prestazione di Kean, arrivata dopo l'uscita di scena di Pazzini, anche lui in attesa di vestire una nuova maglia. Il giovane di proprietà della Juventus però non sarà presente per squalifica nella prossima giornata, quando al Bentegodi arriverà la Roma, per un'altro complicato match.  

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