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Fiasco Hellas: non batte il Sudtirol

Gli altoatesini restano un tab per il Verona. Ieri i tiri in porta si sono visti col contagocce

Una partita imbarazzante, l'ennesima della stagione dell'Hellas. Il buon inizio di girone di ritorno (fino a domenica era la migliore squadra in assoluto) era solo un caso dunque. Infatti è bastato il modestissimo SudTirol ad impelagare Pichlmann (inguardabile) e compagni costringendoli ad un pareggio senza sussulti e soprattutto senza gol. L'Hellas ha dei grossi limiti a livello tecnico ma partite come queste, in cui l'occasione più pericolosa degli avversari è stato un quasi autogol di Abbate, dimostrano come da parte dei ragazzi di Mandorlini ci sia anche un problema caratteriale.

Il direttore sportivo Mauro Gibellini è impegnato sul mercato per cercare di mettere una toppa dove si può, ma il lavoro da fare sarebbe enorme, inversamente proporzionale alla facilità e disinvoltura con la quale è stata sfasciata la rosa dello scorso anno che, sebbene affidata ad un tecnico modesto come Gian Marco Remondina, era comunque stata in grado di arrivare ai playoff.


Ieri c'è stata anche poca logica nel gioco. Nel primo tempo Esposito è stato regolarmente saltato dai compagni di squadra che si apprestavano ad impostare l'azione dopo gli attacchi avversari, tagliando così fuori l'unico che fosse in possesso di una visione tattica e tecnica adeguata ad impostare azioni pericolose. Hallfredsson è stato il fantasma di se stesso e Scapini, schierato dal primo minuto, ha dimostrato una volta di più che non è adeguato alla serie C1.

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