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Superfede nella storia delle olimpiadi: la Pellegrini centra la quinta finale nei 200 metri stile libero

Esultanza tra le lacrime per un'impresa che non era mai riuscita ad alcun'altra nuotatrice. La prima finale olimpica risale ad Atene 2004

Con il settimo tempo la straordinaria campionessa del nuoto italiano Federica Pellegrini si è guadagnata oggi la sua quinta finale olimpica, dopo la semifinale disputata in vasca all'olimpiade di Tokyo. Le sue parole di commento sono state colme di gioia, ma accompagnate anche dall'annuncio di quella che dovrebbe essere la sua ultima sfida "a cerchi" in vasca nei 200 stile libero: «Senza prenderci troppo in giro, era un po' l'obiettivo di questa olimpiade prendermi questa quinta finale, con un anno di ritardo, alla rincorsa, sono veramente contenta. Domani sarà divertente, sarà l'ultima», ha spiegato Superfede al termine della semifinale.

Venti anni anni dopo Atene e la sua prima finale olimpica, del 2024 e di Parigi dove si terranno le prossime olimpiadi, Federica Pellegrini pare infatti proprio non voler sentir parlare. «Grazie, ma no. - dice sorrdidendo in zona mista la campionessa del nuoto italiano - Il mio corpo mi sta chiedendo già il ritorno, con i minuti di interessi. Domani voglio godermela fino alla fine. Sarà molto divertente, forse come la prima finale olimpica per me». Poi un pensiero di ringraziamento verso lo staff che la segue nelle fasi di preparazione ed i suoi familiari: «Sono contenta per tutto, per il mio staff, da Matteo (Giunta, il tecnico e compagno, ndr), il mio fisioterapista, la Bruna, Tiziana Balducci la mia dottoressa, il mio nutrizionista e dottore, la mia famiglia che è uno staff integrante e i miei cani».

Infine, cosa ci riserverà domani Superfede? Altre sorprese e magari un podio? Lei appare realista ai limiti dello scetticismo: «Se domani penso a una medaglia? Non sono una che si prende in giro, - spiega con serenità Federica Pellegrini - domani il reparto medaglie per me è chiuso. Non mi smonto, ma non è raggiungibile per me in questo momento. Con l'età ho imparato a pormi obiettivi fattibili. Difficili, ma fattibili e senza sognare l'impossibile. Chi la vince domani? Titmus, e andrà anche molto vicina al record del mondo». Staremo a vedere, di certo tutta Italia domani farà ugualmente il tifo per Superfede, una campionessa senza eguali che pare non abbia ancora smesso di stupire. 

Post Facebook sindaco di Verona Federico Sboarina

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