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Hellas Verona, ecco Di Francesco: «Non smonterò quanto fatto fin qui, ma porterò nuovi principi»

Il nuovo tecnico gialloblu è stato presentato nel corso di una conferenza stampa: «Voglio mantenere lo spirito di questa squadra, lo spirito di chi, con coraggio, può giocarsela con tutti»

«Quando e come nasce la scelta di Verona? Ho avuto un incontro con il Direttore Tony D'Amico, che ho conosciuto solo un mese fa. Abbiamo parlato piacevolmente di calcio e questo mi ha lasciato sensazioni positive: ho avvertito che la Società mi voleva fortemente. Sono arrivato ieri (martedì, ndr) e ho trovato una città splendida. Voglio mantenere lo spirito di questa squadra, lo spirito di chi, con coraggio, può giocarsela con tutti. Sono venuto per fare un lavoro importante e per dare il meglio di me stesso. Questo il motivo che mi ha spinto a scegliere Verona».

Sono le prime parole di Eusebio Di Francesco, nuovo allenatore dell'Hellas Verona che mercoledì si è presentato in conferenza stampa. Il tecnico è chiamato ad un compito difficile, ovvero non far rimpiangere Ivan Juric (andato al Torino), che negli ultimi due campionati ha ottenuto un nono ed un decimo posto, dando un'identità ben precisa alla squadra, diventata una delle realtà più belle della Serie A. 

«Se ci sono giocatori imprescindibili? Nessuno, dobbiamo ragionare con il "noi". Dobbiamo far leva su staff e componenti. Giocare con temperamento e aggressività, al di la dei principi tattici. Di questa squadra bisogna mantenere la mentalità, porterò novità tattiche e principi di gioco, ma non voglio smontare il lavoro fatto fin qui. Se sento la responsabilità del ruolo? Sono abituato alle pressioni. Nulla è scontato, ma voglio dare continuità in tema di risultati e personalità: questo, però, secondo i miei principi. Dobbiamo partire dal meglio che ha, dentro di sé, questa squadra.
Gli obiettivi a breve e lungo termine del Club? Di questo ho parlato con il Direttore Sportivo. L'importante è mantenere la Serie A, poi viene il resto. Io e Tony abbiamo già instaurato un ottimo rapporto, c'è grande alchimia e mi auguro che duri a lungo. Ho quindi avuto un confronto con il Presidente, un incontro piacevole e diretto, che ho gradito molto».

Di Francesco si è poi addentrato negli argomenti maggiormente tecnici relativamente a come sarà il suo Verona. 

«Se ho già un'idea dell'assetto, del modulo da utilizzare? Vorrei mantenere la difesa a 3, giocando in alcuni casi anche a 4. Questo per sfruttare massimamente gli esterni, che tanto hanno fatto bene.
Se ho già osservato qualche giovane giocatore a Verona? Col Direttore abbiamo già iniziato a parlare di questo. Cancellieri per esempio è uno di quei giocatori che mi piacciono, lo valuterò nel corso del ritiro. Quello che intendo fare, però, è dare spazio ai giovani che si dimostreranno veramente pronti. Questo per non 'bruciare', in un certo senso, tanti ragazzi che in un determinato momento non sono ancora all'altezza di confrontarsi con un campionato come quello di Serie A.
Quanto è importante per me ritrovare il mio 'vice' Tomei? Ho cercato di riportare con me il mio vecchio staff, ci siamo ritrovati e cerchiamo di ripartire da quanto di buono abbiamo condiviso in passato. Tornare a lavorare col mio staff dopo qualche anno, è per me fondamentale».

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