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Hellas Verona - Pescara 3-1 | I gialloblu stendono Pillon al Bentegodi

Nello scontro d'alta classifica contro gli abruzzesi, i ragazzi di Fabio Grosso conquistano i tre punti al termine di una partita vivace e bella da vedere, che li ha visti più concreti sotto porta rispetto agli avversari

Nel posticipo della sedicesima giornata di Serie B, l'Hellas Verona ha trovato la seconda vittoria consecutiva allo stadio Bentegodi contro il Pescara, in un clima di contestazione verso la società, ritornando così pienamente in corsa per la promozione in Serie A. 

Fabio Grosso ha sorpreso tutti con la sua formazione iniziale, affidandosi sì alla stessa linea mediana della scorsa settimana, ma optando per arretrare Ragusa al ruolo di terzino destro. E all'inizio i risultati non si sono fatti vedere immediatamente, con i ragazzi di Pillon ordinati sul terreno di gioco per occupare bene gli spazi e subito pericolosi in un paio di occasioni, mentre il Verona faceva girare palla alla ricerca di varchi, insistendo anche un po' troppo sulla fascia destra. Ma a differenza di altre squadre, il Pescara è parso puntare meno sull'aggressività e sul pressing asfissiante, lasciando anche qualche spazio tra le linee, nel quale sono spesso riusciti ad incunearsi soprattutto Lee e Zaccagni, quest'ultimo probabilmente il migliore in campo. 
Vedendo la difesa scaligera non imperforabile, i biancazzurri hanno provato a spingere, esponendosi al contropiede e venendo clamorosamente graziati da Lee. Ma un'altro problema per gli abruzzesi sono state le palle perse sulla trequarti sotto il pressing mirato del Verona, che al quarto d'ora ha portato Danzi tutto solo al limite dell'area: il giovane veronese ha così firmato la sua prima rete in Serie A con un mancino chirurgico sul secondo palo. 
La rete dei padroni di casa ha definitivamente accesso la partita, con il Pescara che spesso è riuscito a mettere in difficoltà la retroguardia di Grosso, ma peccando sempre in precisione e lucidità. Spesso spaccato in due per cercare di sorprendere l'Hellas, l'undici ospite ha però offerto il fianco alla velocità degli avversari e al 39' Gravillon si è fatto sorprendere da Zaccagni, che lo ha costretto a mandare Di Carmine dal dischetto. Sul finale della prima frazione, dopo aver rischiato su Monachello, i padroni di casa hanno avuto la possibilità di dilagare, ma anche Zaccagni si è lasciato ipnotizzare da Kastrati. 

La ripresa poi è iniziata con il piede sull'acceleratore per i gialloblu, che in un paio di occasioni hanno trovato la difesa avversaria sguarnita, con Del Grosso che nel tentativo di anticipare Di Carmine ha batttuto il suo stesso portiere. La reazione del Pescara non si è fatta attendere, ma la precisione è venuta ancora a mancare, con entrambe le difese spesso in affanno per le folate degli attaccanti avversari. Al 67' però, Manchin si è ben liberato in area per servire Mancuso, che ha accorciato le distanze. Il Pescara allora ha continuato a spingere, concedendo molto al contropiede dell'Hellas, che però non è più andato a segno. La partita è rimasta comunque accesa fino alla fine, chiusa dal salvataggio di Silvestri su Antonucci e dal palo di Di Carmine. 

È una prestazione convincente quella che ha permesso all'Hellas Verona di conquistare i tre punti contro un avversario di livello come il Pescara. I ragazzi di Grosso hanno finalmente mostrato scambi in velocità e giocate all'altezza, guidati dai guizzi di Zaccagni, Matos e Lee e potendo contare sulle prove solide di Di Carmine, Gustafson e Danzi. Molto positiva anche la prova del terzino Ragusa, il quale però è stato costretto ad uscire dal campo per infortunio. 
Ciò che non ha convinto è stata soprattutto la prova difensiva della squadra, che ha concesso occasioni importanti alle punte di Pillon, oggi però veramente poco precise, mentre in ripartenza i gialloblu sono apparsi finalmente letali, anche se a loro volta troppo poco concreti, riuscendo ad individuare i varchi tra le linee di una formazione che a dire il vero non ha fatto dell'aggressività la sua arma, come accaduto contro altri avversari. 
Il segnale di vero risveglio dunque sembra essere arrivato, anche se ci sono aspetti che vanno analizzati e migliorati, in vista della sfida del 22 dicembre contro il Livorno. 

Il tabellino e la cronaca

HELLAS VERONA - PESCARA 3-1 

MARCATORI: Danzi (HV) al 14', Di Carmine su rig. (HV) al 40', Del Grosso autogol (P) al 50', Mancuso (P) al 67' 

HELLAS VERONA: Silvestri, Empereur, Marrone, Dawidowicz, Ragusa (dal 69' Almici), Danzi (dal 77' Laribi), Gustafson, Zaccagni (dall'86' Henderson), Lee, Di Carmine, Matos.
A disposizione: Berardi, Chiesa, Caracciolo, Eguelfi, Pazzini, Colombatto, Cissè, Kumbulla, Tupta. Allenatore: Grosso.

PESCARA: Kastrati, Del Grosso, Gravillon, Scognamiglio, Mancuso, Memushaj, Monachello (dall'82' Antonucci), Machin, Balzano, Brugman, Marras (dal 54' Palazzi).
A disposizione: Farelli, Fornasier, Elizalde, Cocco, Palazzi, Perrotta, Crecco, Scalera, Del Sole, Ciofani, Palmucci. Allenatore: Pillon.

Arbitro: Minelli (sez. AIA Varese).
Assistenti: Bresmes (sez. AIA Bergamo) e Pagliardini (sez. AIA Arezzo).

AMMONITI: Marrone, Gustafson, Scognamiglio, Palazzi. 

PRIMO TEMPO - Brivido per i tifosi dell'Hellas dopo neppure 2': errore di Dawidowicz in area e Silvestri è costretto ad una gran chiusura su Mancuso. Al 6' è ancora Mancuso a scattare sul filo del fuorigioco, ma viene chiuso da Dawidowicz e lo stesso portiere gialloblu. Ospiti non lasciano spazio agli scaligeri, riuscendo anche a rendersi pericolosi. Al 13' contropiede Lee-Matos, il coreano arriva davanti a Kastrati, che gli nega il gol. Palla persa sulla trequarti dal Pescara, Danzi viene sfidato al tiro al limite e trova l'angolino basso sul secondo palo con il sinistro. In tre al 16' riescono a fermare Mancuso. Partita molto divertente, con continui ribaltamenti di fronte. Monachello al 20' la mette fuori di testa. Ritmi un po' più bassi. Al 29' Silvestri blocca il tiro di Mancuso. Facile da bloccare il sinistro di Matos per Kastrati al 31'. Marras per Monachello al 33', che non trova la porta. Altra sanguinosa palla persa dal Pescara al 39' e Gravillon affossa in area Zaccagni: sul dischetto va Di Carmine che non sbaglia. Monachello di testa al 42' si divora l'occasione per accorciare le distanze. Dopo due triangoli al 45', Zaccagni arriva davanti al portiere avversario ma fallisce anche lui. 

SECONDO TEMPO - Subito in affanno la difesa del Pescara, che si rifugia in out sul tentativo di assist per Di Carmine. Ripartono forte i padroni di casa. Ripartenza letale dell'Hellas al 50', condotta da Lee che mette in area Zaccagni e Del Grosso, per anticipare Di Carmine, infila la sfera nella sua porta. Il Pescara prova a subito a reagire, ma la difesa riesce a respingere con qualche brivido. Al 56' Balzano spara sopra la traversa una palla vagante in area gialloblu. Entrambe le difese continuano a concedere situazioni pericolose. Al 59', sull'ennesima palla persa sulla trequarti, Di Carmine pesca Matos, che trova l'opposizione di un difensore. Al 60' Silvestri dice di no all'incornata di Monachello. Ribaltamento di fronte tocca a Di Carmine venire chiuso all'ultimo. Al 67' Manchin ubriaca Ragusa e trova in area Mancuso, che questa volta non sbaglia. Infortunio per lo stesso Ragusa: entra Almici. Grande numero di Lee in area, dopo un preziosismo di Zaccagni, al 70': contatto molto dubbio in area e niente di fatto. Parapiglia su tiro di Zaccagni al 74', ma Scognamiglio alla fine libera. Partita sempre molto accesa. Il Pescara spinge per cercare di riaprire il match. All'87' Silvestri chiude su Antonucci che aveva attaccato la profondità. Palo di Di Carmine al 93', su servizio di Laribi. 

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