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Pescara - Hellas Verona 1-1 | Un pareggio che serve a poco ai gialloblu

La rete di Sottil e quella di Faraoni hanno fissato la parità in un match che ha visto gli scaligeri attaccare per quasi tutti i 90 minuti e rischiare qualcosa solamente nel finale, ottenendo così un punto che non smuove la classifica

Allo stadio Adriatico, nella trentacinquesima giornata di Serie B, Pescara ed Hellas Verona non sono riuscite ad andare oltre il pareggio per 1-1. 

A sorpresa, Grosso ha lasciato in panchina Pazzini, Di Carmine e Faraoni, puntando su un tridente più "leggero" che inizialmente è sembrato dare i suoi frutti, con una conclusione di Matos arrivata nei primissimi minuti. I padroni di casa allora hanno cercato di rallentare il palleggio avversario chiudendo gli spazi e pressando, trovando poi il vantaggio in contropiede poco dopo, quando Sottil ha sorpreso la retroguardia scaligera sulla sinistra. La reazione dei gialloblu questa volta è stata immediata grazie ad un Di Gaudio in giornata, che prima ha calciato alle stelle da fuori e poi ha fallito una clamorosa occasione dopo uno scambio al limite, sulla quale non è riuscito neppure il tap in a Vitale. Nonostante il buon ritmo e possesso fino all'area avversaria, il Verona poi non è più riuscito a portare pericoli veri e propri nel primo tempo, venendo in genere fermato al momento dell'ultimo passaggio o della conclusione: gli abruzzesi infatti hanno tenuto i ranghi ben serrati, favoriti anche dalla poca incisività offensiva degli avversari. Il reparto arretrato inoltre è apparso in difficoltà sulle ripartenze e sui lanci a scavalcare, riuscendo però a salvarsi sempre senza chiamare in causa Silvestri. 
Nel finale dei primi 45 minuti la pressione dell'Hellas si è fatta poi più importante, concretizzandosi nel colpo di testa di Dawidowicz finito nella zona di Fiorillo. 

L'inizio della ripresa ha visto il Verona partire subito all'attacco e fallire due conclusioni clamorose con Matos e Tupta. I gialloblu hanno cercato di combinare soprattutto sulle fasce, per accentrarsi o tagliare l'area e mettere così in difficoltà gli uomini di Pillon, che ha fatica sono riusciti in questa fase a spingersi nella metà campo avversaria. Così mentre l'arbitro Abbattista sfoggiava la sua personalissima interpretazione del regolamento, l'undici di Grosso cercava di mettere alle corde i rivali, rischiando anche di concedere qualcosa in ripartenza. Ma al 72' ci ha pensato il neo entrato Faraoni a rimettere il risultato un parità, con un ottimo inserimento sul cross dalla sinistra di Vitale. 
Non pago, l'Hellas ha cercato di approfittare del buon momento per ribaltare il match, venendo però ancora una volta tradito dai suoi stessi errori in fase di rifinitura e realizzazione, mentre negli ultimissimi minuti è stata la formazione di casa a sciupare delle buone occasioni, chiamando in causa un Silvestri rimasto inoperoso per buona parte della gara. 

È un pareggio che serve a poco all'Hellas Verona che rimane in mezzo alla zona playoff, rischiando di venire agganciato dallo Spezia. Ha sorpreso la scelta di Grosso di mandare in campo subito Tupta, che ha cercato di ripagare il tecnico con il proprio impegno, ma di fatto senza brillare particolarmente e sciupando una grande occasione nella ripresa. In diversi momenti è risultato troppo scolastico il possesso palla dei gialloblu, che spesso si sono lasciati andare a cambi di gioco e suggerimenti poco lucidi, facendo inoltre fatica a volte a puntare l'avversario per l'uno contro uno. In difesa sono stati registrati ancora una volta alcuni affanni e distrazioni che potevano costare ben più care, soprattutto nel finale di gara. 
Sorprende invece ancora una volta l'arbitraggio, con Abbattista apparso inadeguato alla categoria: non fischia falli evidenti e grossolani, fischia quello che a volte potrebbe lasciar correre, ammonisce a discrezione personale con un metro poco chiaro, risparmiandosi su entrate da sanzionare e punendo spintarelle puerili, il tutto da ambo le parti. Viene da chiedersi come sia possibile diriga uno scontro di cartello in Serie B

La prossima sfida per l'Hellas Verona è ora fissata per il 1° maggio, quando alle 15 affronterà il Livorno al Bentegodi. 

La cronaca e il tabellino

PRIMO TEMPO - Il Verona punta sulla velocità del suo tridente e al 3' Fiorillo deve mettere in corner il tiro di Matos. Un minuto dopo Gustafson pesca Tupta in area, che cerca un difficile stop anzicé calciare al volo. Buona partenza degli ospiti, che devono chiudere anche sull'incursione di Sottil subito dopo. Al 7' la difesa scaligera si fa sorprendere sulla sulla sinistra, dove si invola Sottil che può battere agevolmente Silvestri, dopo essere stato lanciato in area. All'8' la conclusione di Di Gaudio termina alta. Due minuti dopo lo stesso Di Gaudio scambia bene al limite ed entra in area, ma il suo destro a giro esalta Fiorillo. L'azione prosegue e ci prova Vitale, che non inquadra la porta. Pescara cerca di non far giocare i gialloblu, che tengono palla ma faticano a creare occasioni. Matos ruba palla sulla destra al 23' e scarica indietro su Danzi, il cui sinistro è però sbilenco. Silvestri al 25' regala palla a Memushaj, che tira e trova la deviazione in corner. Zaccagni non riesce a concludere al 28', dopo che Gustafson aveva premiato il suo taglio in area. L'Hellas continua a soffrire sulle ripartenze avversarie. Alta la conclusione di Gustafson dal limite al 35'. Di Gaudio prova a seminare il panico in area avversaria al 40', ma la sua conclusione viene messa in corner. Dalla bandierina Vitale trova solo Dawidowicz, che di testa trova i guantoni dell'estremo difensore abruzzese. Forcing degli ospiti nel finale di frazione. 

SECONDO TEMPO - Gli ospiti cercando di prendere subito in mano le operazioni. Al 48' gli scaligeri scambiano bene a sinistra e Di Gaudio va al tiro, che respinto da Fiorillo finisce sui piedi di Matos, il quale scivola e non trova la porta vuota. Al 50' Vitale premia l'inserimento di Tupta, che ha tirato sul portiere avversario, mentre sul proseguo dell'azione nessuno è riuscito a cogliere l'assist di Matos. Grosso chiede maggiore pressione ai suoi. Pescara prova a reagire al 55', ma la conclusione di Ciofani è sballata. Al 58' Marras stende Di Gaudio, ma Abbattista anziché concedere il rigore ammonisce l'ala. Subito dopo lo stesso Marras si rende autore di un'entrataccia su Dawidowicz, che non viene invece sanzionata con il cartellino. Il Verona continua a spingersi in avanti, cercando di mettere alle corde l'avversario. Al 72' il traversone dalla sinistra di Vitale trova l'inserimento puntuale Faraoni, che da due passi rimette in parità il risultato. Gli scaligeri insistono e al 74' porta al tiro Pazzini, che calcia sopra la traversa. Fiorillo all'81 blocca seza particolari problemi la conclusione piazzata di Matos. Scognamiglio schiaccia troppo di testa su corner all'84' e mette fuori. Monachello, all'87', prova una mezza girata e gli esce un pallonetto che quasi non sorprende Silvestri. Subito dopo Bellini mette fuori su un traversone dalla sinistra. 

PESCARA - HELLAS VERONA 1-1

MARCATORI: Sottil (P) al 7', Faraoni (HV) al 72'

PESCARA: Fiorillo, Del Grosso, Scognamiglio, Mancuso (dal 71' Perrotta), Memushaj, Brugman, Bettella, Marras (dal 63' Bellini), Bruno, Ciofani, Sottil (dal 77' Monachello).
A DISPOSIZIONE: Castrati, Gravillon, Capone, Balzano, Pinto, Crecco, Antonucci, Del Sole, Kanoute. ALLENATORE: Giuseppe Pillon.

HELLAS VERONA: Silvestri, Bianchetti, Dawidowicz, Marrone, Vitale, Danzi (dal 68' Pazzini), Gustafson, Zaccagni (dal 68' Faraoni), Matos, Tupta, Di Gaudio (dal 75' Lee).
A DISPOSIZIONE: Berardi, Munari, Henderson, Di Carmine, Colombatto, Balkovec, Laribi, Almici, Empereur. ALLENATORE: Fabio Grosso.

ARBITRO: Eugenio Abbattista di Molfetta. 

AMMONITI: Bruno, Brugman, Di Gaudio, Mancuso, Memushaj, Matos, Lee

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