Hellas Verona - Lecce 0-2 | Una rete per tempo: gialloblu ancora KO
La Mantia nella prima frazione e Mancosu nella ripresa castigano la squadra di Fabio Grosso, che fatica ancora a concretizzare l'enorme mole di gioco e trova così la seconda sconfitta consecutiva del suo campionato
Doveva essere la partita del riscatto dopo la battuta d'arresto di Salerno, invece l'Hellas Verona trova la seconda sconfitta consecutiva nell'anticipo della settima giornata di Serie B, con il Lecce che vince per 2-0 allo stadio Bentegodi.
Partita fin da subito con la chiara intenzione di fare la partita, la squadra di Fabio Grosso si è trovata di fronte ad un avversario organizzato ed aggressivo, che ha provato (almeno fino al 2-0) a ribattere colpo su colpo ai padroni di casa. I gialloblu hanno cercato di aggirare il fortino costruito da Liverani con la propria manovra, sfruttando soprattutto le fasce, ma il giro di palla in numerosi frangenti si è dimostrato troppo lento e prevedibile, permettendo così agli ospiti di schierarsi nella maniera più opportuna per respingere gli assalti scaligeri. Solamente quando sono riusciti a combinare in velocità, o a cambiare gioco improvvisamente, i gialloblu ha creato pericoli alla porta avversaria, trovando però un Vigorito in grande forma, quando non è riuscito ad arrivare Bovo in chiusura. Come nel match dell'Arechi quindi, l'Hellas ha pagato l'imprecisione e la frenesia negli ultimi 30 metri: quando poi Matos è uscito per infortunio, Grosso ha perso il suo attaccante più in forma e lo stesso gioco ne ha inevitabilmente risentito.
Il Lecce, dal canto suo, è riuscito a rendersi pericoloso nella prima frazione sfruttando una linea difensiva scaligera non ancora perfetta e trovando poco prima della pausa la rete del vantaggio.
Con il Lecce sempre ben compatto, nella ripresa il Verona ha provato ad accelerare le giocate e ad innescare Pazzini, per la verità quasi mai servito in maniera opportuna dai suoi compagni. Ma la beffa per i padroni di casa è arrivata al 68', quando Mancosu, molto ispirato per tutto il match, ha approfittato dei metri concessi al limite dell'area per battere Silvestri con un tiro violento e preciso. La reazione della capolista non si è fatta attendere, trovando però sempre un baluardo insormontabile nell'estremo difensore di Liverani. Grosso allora ha provato a giocarsi le sue carte schierando una formazione a trazione anteriore, sfiorando la rete e trovandola per ben due volte, ma in entrambe le occasioni è arrivato il fischio dell'arbitro ad annulare tutto. Arbitro che per tutto il match non ha ritenuto fosse il caso di sanzionare una singola trattenuta in area leccese, utilizzando sempre lo stesso metro ma intepretando il regolamento come in un match di lotta greco-romana: numerose infatti le situazioni da rivedere, con i gialloblu spesso innervositi dall'eccessiva libertà concessa agli avversari.
Episodi arbitrali a parte, l'Hellas Verona ha mostrato anche questa volta i difetti riscontrati in altre precedenti partite: spesso troppo lento e prevedibile, mentre quando arriva sotto porta manca a volte di quel killer instinct necessario per mettere le gare sul giusto binario. Caratteristica che di certo non manca a Giampaolo Pazzini, che però, come accennato in precedenza, difficilmente viene sfruttato a dovere dai compagni.
Grosso ora ha due settimane di tempo per trovare le giuste soluzioni: il campionato dei gialloblu infatti ripartirà il 21 ottobre, con la trasferta di Venezia.
PRIMO TEMPO - I padroni di casa partono forte. Al 4' il colpo di testa di Marrone termina sopra la traversa. I pugliesi però non restano a guardare e al 7' la conclusione da fuori di Scavone termina a lato. Contatto dubbio su Marrone in area all'11'. Miracolo di Vigorito al 14' su Laribi, che ha calciato a botta sicura dall'interno dell'area, servito da Matos. Rimpallo pericoloso in area gialloblu al 16' sulla respinta di Silvestri, ma i padroni di casa se la cavano. L'Hellas colleziona corner, ma il destro di Laribi al 18' non trova la porta. Il Verona prova a fare possesso, ma il Lecce non rinuncia a giocare quando entra in possesso della sfera. È ancora Laribi al 20' ad inserirsi in area sul liscio di Pazzini, ma anche questa volta non trova lo specchio della porta da ottima posizione. Tabanelli al 28' recupera la sfera e prova a concludere, ma il tiro è debole. Sponda di Pazzini per Colombatto al 29', ma il suo destro dall'interno dell'area non trova il bersaglio. Lecce perde qualche pallone sanguinoso sulla trequarti, ma il Verona non riesce ad approfittarne e il tiro del solito Laribi al 33' diventa preda di Vigorito. Un minuto dopo invece è Silvestri a dire di no all'incornata di Tabanelli. Matos, lanciato in contropiede, finisce a terra in un contrasto contro Calderoni al 35', ma Massini lascia correre. Infortunio per Matos, entra Cissé. Ancora una situazione al limite in area Pugliese al 43', stavolta con Crescenzi protagonista, ma per l'arbitro non ci sono gli estremi del penalty. Al 44' il tiro di Petriccione viene deviato in area, spiazza Silvestri, ma la sfera esce. La Mantia sblocca il match al 46', sorprendendo la difesa scaligera su assist di Mancosu.
SECONDO TEMPO - L'Hellas riparte dal possesso palla. Al 48' Lee non riesce ad approfittare della sponda di Pazzini. Centrale il destro del coreano al 49'. Al 50' Venuti usa le mani su Cissé in area, ma Massimi non si lascia convincere. Ritmi alti ora, con il Lecce che cerca di pungere in velocità. Altra trattenuta su corner in area giallorossa: tutto regolare. Il Verona fatica a sfondare nella difesa di Liverani. Zaccagni al 60' entra in area da destra e premia il movimento di Pazzini, ma il tiro viene deviato in corner. I padroni di casa non riescono a trovare la velocità di manovra necessaria a sorprendere gli avversari. Al 68' Mancosu, lasciato libero al limite, fa partire un gran sinistro che fulmina Silvestri. Gli scaligeri provano a reagire subito: Crescenzi sfonda a destra e calcia, il tiro viene deviato e Vigorito d'istinto mette in corner. Dalla bandierina viene pescato in area Dawidowicz, ma il suo colpo di testa termina a lato. Al 76' Pazzini ma in rete, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco dubbio. Con Ragusa in campo è un Verona ancora più offensivo che cerca il forcing nel finale. Al 78' Ragusa prova ad innescare Pazzini, ma l'attaccante non riesce a deviare a rete. Bovo chiude in spaccata all'80' sull'assist di Laribi. Un minuto dopo Silvestri ipnotizza Palombi arrivato a tu per tu. All'85 Vigorito salva ancora su Laribi. Trattenute e spinte in area leccese, ma per Massimi non è mai rigore: vibranti proteste dei gialloblu. Ultimi assalti dell'Hellas. Secondo gol annullato per i padroni di casa al 90': Zaccagni incorna e segna, ma per il guardalinee la sfera era uscita sulla traiettoria dell'angolo.
HELLAS VERONA - LECCE 0-2
MARCATORI: La Mantia (L) al 46' pt, Mancosu (L) al 68'
HELLAS VERONA: Silvestri, Eguelfi (dal 76' Ragusa), Marrone, Matos (dal 40' Cissé), Pazzini, Colombatto, Lee (dal 56' Zaccagni), Crescenzi, Laribi, Dawidowicz, Empereur.
A disposizione: Ferrari, Tozzo, Caracciolo, Henderson, Gustafson, Di Carmine, Balkovec, Calvano, Kumbulla. Allenatore: Grosso.
LECCE: Vigorito, Petriccione, Mancosu, Palombi, Meccariello, La Mantia (dall'84' Pettinari), Tabanelli (dall'89' Fiamozzi), Venuti, Calderoni, Scavone (dall'84' Armellino), Bovo.
A disposizione: Bleve, Cosenza, Arrigoni, Lepore, Torromino, Haye, Marino, Dubickas, Tsonev. Allenatore: Liverani.
Arbitro: Massimi (sez. AIA Termoli).
Assistenti: Muto (sez. AIA Torre Annunziata) e Margani (sez. AIA Latina).
AMMONITI: Lee, Eguelfi, Scavone, Petriccione, Palombi, Colombatto, Meccariello.