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Il Crotone non molla, chiesto rinvio prima partita dei rossoblu e prime due del Chievo

Respinta la richiesta di rinviare l'inizio dei campionati di Serie A e B, il Crotone ha formulato esplicita domanda perché il rinvio riguardi la prima sua partita e le prime due dei clivensi

Rinviare le prime due partite del Chievo in Serie A e la prima del Crotone in B, «per consentire alla Giustizia sportiva di pronunciarsi sul caso della plusvalenze della formazione veneta». È la richiesta che il Crotone ha inoltrato, secondo quanto riferito dall'Ansa, tramite gli avvocati Elio Manica e Giancarlo Pittelli, alla Figc, in seguito al rigetto della richiesta della stessa società, deciso ieri dalla Figc, di rinviare l'inizio dei campionati.

La richiesta del Crotone è legata «a motivi di opportunità, in relazione al fatto che i due gradi di giudizio della giustizia sportiva porterebbero a una pronuncia dei giudici in tempi incompatibili con l'inizio della A. Il tutto al fine di un ripristino della legalità violata in danno del Crotone e per scongiurare l'irrimediabile danno cagionato alla società». I legali del Crotone sottolineano, inoltre, «l'evidente frustrazione del significato e degli effetti della sanzione certa che sarà irrogata nei confronti della società deferita e della possibilità di partecipare al campionato della massima serie».

Proprio nella giornata di ieri, venerdì 3 agosto, era invece giunta la notizia del nuovo deferimento, dopo il primo processo stoppato dalla Procura causa «improcedibilità» per un vizio di forma, nei confronti del Chievo, del suo presidente Luca Campedelli e dei dirigenti Piero e Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli, Antonio Cordioli, sempre in merito alla vicenda delle presunte "plusvalenze fittizie".

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