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Legni, gioco e occasioni, ma l'Hellas viene beffato allo stadio Tombolato

Una rete per tempo di Diaw spiana la strada al Cittadella in vista del ritorno al Bentegodi, nonostante l'ottima di prova dei ragazzi di Aglietti, padroni del campo per buona parte della partita e fermati sul più bello da Paleari

Vittoria del Cittadella nella finale di andata dei playoff di Serie B, che allo stadio Tombolato ha battuto per 2-0 l'Hellas Verona grazie ad una marcatura per tempo di Diaw. 

La formazione di Venturato ha caricato a testa bassa nei primissimi minuti di partita, mettendo alle corde gli ospiti (non ancora entrati in partita) e guadagnando 6 corner nei primi 7 minuti. E proprio da uno di questi è arrivata la prima rete di Diaw, bravo a raccogliere di testa il traversone giunto da destra e a battere Silvestri. Il momento positivo dei padroni di casa è durato qualche altro minuto, portando al destro insidioso ma messo in angolo di Moncini e al tiro cross di Schenetti uscito non di molto.
I gialloblu ci hanno qualche minuto ad ingranare, ma la prima occasione è arrivata già all'11', con il missile da fuori di Laribi fermato solamente dal palo della porta patavina. Finalmente in gara, i ragazzi di Aglietti hanno dato vita al proprio gioco, cercando il palleggio veloce e di verticalizzare in rapidità quando la concentrazione di maglie bordò si è fatta troppo elevata. Il Cittadella allora ha arretrato il baricentro e chiuso tutti gli spazi con grande attenzione, puntando su qualche sortita in velocità che per l'intera prima frazione non ha portato a veri pericoli. Con la difesa ospite schierata, il Verona ha cercato sempre con più insistenza di andare sulle fasce, faticando però a tirare. Paleari al 28' ci ha messo una pezza sulla sponda di testa di Vitale, molto ispirato sul terreno del Tombolato, mentre due minuti dopo ha rallentato la corsa di un Laribi lanciato a rete (anche questa volta autore di un'ottima prestazione), fermato poi in colpevolissimo ritardo dal guardalinee per offside. 
Fino al termine dei primi 45 minuti, i padovani sono stati compressi nella propria metà campo dal bel palleggio scaligero, che però non è riuscito a trovare il giusto varco nel fortino avversario. 

La cronaca e il tabellino

Con la ripresa l'undici di Venturato ha ricominciato ad alzarsi facendosi vedere dalle parti di Silverstri, ma trovando solo il tiro fuori di Pasa, servito in area dalla punizione a scavalcare di Iori. Gli ospiti però poi sono tornati a spingere, portando più saltatori in area al momento dei cross dal fondo: così al 55' Paleari è stato costretto ad una grandissima parata sul colpo di testa di Colombatto, che aveva schiacciato a terra la sfera.
La pressione scaligera si è fatta meno irresistibile e i padroni di casa hanno potuto quindi portarsi dall'altra parte, lasciando però alcuni metri dietro la linea difensiva di cui hanno provato ad approfittare Faraoni e Di Carmine, ma il secondo, dopo essersi fatto largo tra i difensori al 62', ha provato un pallonetto risultato troppo debole per superare il portiere avversario, mentre al 70', su azione simile, ci ha pensato Frare a mettere una pezza e spedire in corner. 
Poco prima la sostituzione di Schenetti con Bussaglia ha dato vita alla girandola dei cambi, mentre l'arbitro Giua ha perso un attimo di lucidità, ammonendo Vitale e Colombatto senza motivo. 
Con solo un quarto d'ora ancora da giocare, entrambe le formazioni hanno mostrato segni di stanchezza, con Lee entrato da poco che al 79' ha provato ad approfittarne sfondando a sinistra, ma il suo colpo da calcetto ha trovato l'ostacolo insormontabile di Paleari, che ha bloccato a terra. Un minuto dopo invece, ecco arrivare la beffa per gli ospiti, con Monicini che lanciato a rete viene fermato da Silvestri, ma la sfera capita sui piedi di Diaw appostato sulla trequarti, che di prima ha infilato la porta rimasta sguarnita. 
I gialloblu allora hanno cercato di gettare il cuore oltre l'ostacolo, con Pazzini che all'85' su calcio d'angolo si è coordinato splendidamente, ma la sua acrobazia ha trovato la deviazione di Palaeri sulla traversa, per poi finire sulla riga prima di uscire dallo specchio restando nell'area piccola: Matos ci ha allora provato di testa trovando ancora il portiere, prima del fischio del direttore di gara per un fallo difficile da comprendere. Cinque minuti dopo è stato ancora Pazzini a staccare in area per colpire di testa, venendo però fermato ancora da Giua per un altro presunto contatto. 

Una vera beffa quella subita dall'Hellas Verona allo stadio Tombolato, dove i gialloblu hanno confermato la loro pessima tradizione. La formazione di Aglietti ha tenuto il campo per quasi tutta la partita, lasciando pochissimo agli avversari che si sono dovuti aggrappare alle prodezze del loro portiere per mantenere la porta inviolata. 
Ogni discorso è comunque rimandato alla sfida di domenica sera del Bentegodi, dove gli scaligeri dovranno vincere con due reti di scarto per guadagnarsi la promozione. 
 

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