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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Chievo Verona deferito dalla Procura federale per "plusvalenze fittizie"

Nella vicenda scoppiata a febbraio dopo un servizio di Striscia la Notizia, sono coinvolti in tutto 20 dirigenti tra il club della diga ed il Cesena

La questione delle presunte plusvalenze fittizie tra Chievo Verona e Cesena lanciata lo scorso febbraio da un servizio di Striscia La Notizia, ha portato al deferimento di entrambe le società e di 20 dirigenti. 

"Il Procuratore Federale ed il Procuratore Federale Aggiunto, espletata l’attività istruttoria in sede disciplinare ed esaminati gli atti del procedimento, hanno deferito dinnanzi al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare" i due presidenti dei rispettivi consigli d'amministrazione, Luca Campedelli e Giorgio Lugaresi, con l'accusa di aver sottoscritto "le variazioni di tesseramento" di alcuni calciatori "indicando in tutte un corrispettivo superiore al reale" e per aver contabilizzato "nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali, condotte finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio e ciascun semestre così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato delle stagioni 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale". 

Il comunicato è stato diffuso dalla FIGC nella giornata del 25 giugno (questo il testo integrale) e del club della diga vede coinvolti anche Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli e Antonio Cordioli, mentre ambedue le società sono state deferite "a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva" e rischiano ora di venire sanzionate. 

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