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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Errori arbitrali e dal dischetto: Chievo furioso e sconfitto dalla Fiorentina

Il disastroso utilizzo del Var della delegazione arbitrale guidata da Chiffi ha mandato su tutte le furie giocatori e società, mentre al fischio finale il risultato ha consegnato agli ospiti la vittoria per 4-3

Spettacolo e polemiche nella seconda giornata di ritorno di Serie A, che ha visto il Chievo Verona trovare la sconfitta contro la Fiorentina per 4-3, dopo che la squadra ospite è rimasta in inferiorità numerica a mezzora dal termine, per l'espulsione di Benassi. 

Volenterosa ma poco brillante all'inzio, la squadra di Di Carlo ha pagato subito dazio, con Depaoli che ha lisciato il servizio per Muriel al 4', arrivato dopo uno scambio in velocità, e il colombiano che non si è fatto pregare per siglare il vantaggio. Una partenza shock alla quale il club della diga ha subito cercato di reagire, tenendo altra la pressione per impedire ai viola di tessere la loro tela, i quali a loro volta non hanno rinunciato ad attaccare, puntando soprattutto sulla rapidità dei propri interpreti. Una pressione, quella clivense, che ha portato alcuni pericoli alla difesa di Pioli (non certamente "perfetta"), tra cui il palo di Stepinski al 14' e il gol di Giaccherini, poi però annullato dal VAR. Al momento della rimessa dal fondo infatti, capitan Pellissier toccherebbe con un tacchetto la linea dell'area di rigore prima che il pallone ne fosse uscito. A termini di regolamento dunque la decisione di Chiffi e dei suoi assistenti (loro infatti avrebbero segnalato l'episodio) è corretta, anche se molto fiscale. Fiscalità che però la terna arbitrale incomprensibilmente accantona al 25', quando Pezzella abbatte in area Pellissier con una spallata sulla schiena mentre l'attaccante era intento a calciare. Un errore che sarebbe stato clamoroso prima dell'avvento del Video Assistant Referee e che con l'ausilio delle telecamere risulta pertanto imperdonabile, innervosendo i giocatori del Chievo e gettando una pesantissima ombra sulla prestazione della delegazione arbitrale. Un minuto dopo è arrivata anche la beffa per i veronesi, con Simeone che al 26' è scattato sul filo del fuorigioco e ha premiato il rimorchio di Benassi, che ha battuto Sorrentino con una splendida parabola. 
Sempre più tesa a causa del disastro combinato da Chiffi e i suoi assistenti, la partita si è fatta molto spezzettata, con il direttore di gara che non ha più lasciato correre nulla (comprese alcune situazioni di vantaggio) nel tentativo di non perderne definitivamente le redini. In tutto questo il Chievo ha continuato a tenere alta la pressione per mettere in difficoltà la Fiorentina, riuscendo spesso a ricevere palla tra la linee ed allargare poi per l'arrivo dei terzini: così è nato il gol di testa Stepinski al 38', mentre poco prima nessuna punizione è arrivata per Simeone (VAR?) per il fallaccio che ha messo KO Tomovic. Nel finale della prima frazione i clivensi hanno continuato a cercare il pareggio, solamente sfiorato da una splendida punizione di Giaccherini. 

LA CRONACA E IL TABELLINO

Con la Fiorentina sempre pericolosa davanti ma incerta nella retroguardia, i padroni di casa sono tornati sul terreno di gioco mettendo tutto il proprio carattere: così agli insidiosi tiri di Giaccherini (47') e Pellissier, ha risposto lo scavetto finito clamorosamente fuori di Muriel (56'). La nuova svolta per la partita è arrivata però al 59', quando Benassi ha "parato" la conclusione di Leris dopo una mischia in area: sacrosanto cartellino rosso per il giocatore e rigore del pareggio di Pellissier. Per smuovere la classifica però c'era bisogno di una vittoria per la formazione di Di Carlo, che ha continuato ad attaccare, rischiando moltissimo al 66', quando Chiesa in ripartenza ha colto la traversa. Il tecnico clivense allora, vedendo i suoi faticare contro una difesa chiusa, è passato al 3-5-2 per allargare le maglie viola. Hanno preso così il via gli assedi alla porta di Lafont, chiamato in causa da Depaoli e Rigoni. Al 78' però un affettuoso abbraccio di Pezzella su Stepinski in area non è stato sanzionato neppure stavolta da arbitro e VAR, mentre sulla ripartenza Chiesa ha trovato ancora impreparata la retroguardia di casa: 2-3. 
Il nuovo vantaggio ha acceso ulteriormente il finale di gara, con Muriel fermato dal palo all'82 e Pellissier che non è riuscito a trasformare il secondo penalty, concesso per un mani di Gerson. Un altro contropiede è stato finalizzato da Chiesa all'86, ma tre minuti dopo ci ha pensato l'incornata di Djordjevic a riaprire i discorsi. Inutile però l'assedio finale veronese, con qualche brivido per i toscani provocato da Depaoli e Giaccherini. 

Di Carlo può mangiarsi le mani per i punti gettati al vento in questa gara, sia per colpa dell'indecoroso utilizzo del VAR da parte dell'arbitro Chiffi e dell'assistente Serra, sia per le ingenuità commesse dai suoi giocatori. Il Chievo ha sicuramente giocato una buona partita dal punto di vista caratteriale, riuscendo anche a mettere in grossa difficoltà un avversario più quotato come la Fiorentina, alla quale però ha concesso la prima rete per uno svarione, più altre due in contropiede nonostante la superiorità numerica. 
Difficile anche per i giocatori trovare la concentrazione davanti a simili episodi arbitrali: detto che l'annullamento del gol di Giaccherini è giusto (come lo sarebbe far ribattere un rigore ogni volta che un giocatore entra in area prima che parta il tiro o se lo stesso portiere si muove in anticipo), non si capisce quale sia il metro utilizzato dal direttore di gara e dai suoi assistenti. Dai loro grotteschi errori infatti è arrivato il raddoppio viola, che ha inevitabilmente compromesso la partita, incontrando la giusta rabbia della società che si è sfogata sui social e nelle interviste a fine partita. 

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