rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Sport Chievo / Via Aeroporto Angelo Berardi

Cattiveria e concentrazione, cosa serve al Chievo per tornare a vincere

In vantaggio di due gol, i gialloblu si sono fatti recuperare a Empoli. Di Carlo: «Tanti rimpianti, ma ora testa alla Roma senza guardare in faccia a nessuno». Stepinski: «Ci siamo e abbiamo coraggio»

Abbiamo avuto una buona reazione, non abbiamo mai mollato, abbiamo avuto le nostre occasioni, però voglio più cattiveria per portare a casa il risultato.

Si ostina a vedere il bicchiere mezzo pieno l'allenatore del Chievo Verona Domenico Di Carlo anche dopo il pareggio di ieri, 2 febbraio, in casa dell'Empoli. La gara era assolutamente da vincere e i gialloblu sono andati anche vicino al successo con il doppio vantaggio di Giaccherini e Stepinski, rimontato tra primo e secondo tempo dalla doppietta di Caputo. Il 2-2 non soddisfa nessuno, ma è un risultato più favorevole ai toscani che hanno scongiurato una sconfitta in uno scontro salvezza e hanno evitato che i gialloblu recuperassero terreno da quell'ultimo posto in classifica che ancora occupano.
Nonostante il risultato, Di Carlo ha visto che la sua squadra crede ancora nell'impresa di raggiungere l'obiettivo salvezza pur avendo accumulato un grande svantaggio su chi come il Chievo lotta per restare in Serie A. «I rimpianti sono tanti - ha comunque ammesso Di Carlo - Ma se non abbiamo vinto significa che dobbiamo lavorare meglio per evitare gli errori che non ci hanno permesso di portare a casa dei risultati importanti. Adesso dobbiamo recuperare le energie per la sfida contro la Roma, una sfida molto difficile ma non dobbiamo guardare in faccia a nessuno».

«Rimaniamo positivi, questo è importante», ha aggiunto Mariusz Stepinski, commentando la partita di ieri. L'attaccante del Chievo è andato in gol e ha già segnato alla Roma nella gara d'andata. «Spero di segnare ancora - ha detto il giocatore polacco - Dobbiamo guardare avanti. Abbiamo dimostrato che la squadra c'è e ha coraggio. Serve maggiore concentrazione, perché le disattenzioni non ci fanno vincere le partite».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cattiveria e concentrazione, cosa serve al Chievo per tornare a vincere

VeronaSera è in caricamento