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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Chievo, raccolta fondi per i poveri del Per

Impegno di solidariet che vede uniti la squadra giallo blu e lassociazione africana Ong

Solidarietà, giustizia, diritti umani e sviluppo. Non sono più temi esclusivi degli addetti del settore. Partnership come questa, tra un’Organizzazione di cooperazione internazionale come ProgettoMondo Mlal, da 45 anni impegnata in programmi di sviluppo in America Latina e Africa, e una società sportiva come il ChievoVerona Calcio, dimostrano anzi che la sfida riguarda ormai davvero tutti: operatori economici, educatori, sportivi, cittadini”.

E’ così che il presidente dell’ong ProgettoMondo Mlal, Mario Lonardi, ha parlato del nuovo impegno triennale che vedrà schierati per il sociale Chievo Verona e l’associazione ong. Le due realtà saranno fianco a fianco delle organizzazioni di bambini e adolescenti lavoratori che operano nell’estrema periferia di Lima. Non a caso lo slogan scelto dal ChievoVerona per questa campagna è “il Chievo nel mondo, il mondo nel Chievo”, proprio a sottolineare quanto l’incrocio, tra territori e realtà tanto diverse, sia oggi un fatto naturale. Con il coinvolgimento della prima squadra, le giovanili e la CuoreChievo, grazie anche a un logo offerto da un noto marchio giovanile peruviano, verrà promossa, una raccolta fondi sull’intero territorio nazionale che contribuirà a ristrutturare e ampliare nuovi spazi di aggregazione, formazione e istruzione per gli adolescenti di uno dei quartieri più disagiati della capitale peruviana, Amauta. Uno dei tanti nuovi agglomerati, senza servizi né spazi per i giovani, sorti negli ultimi vent’anni nella zona desertica che circonda Lima.

Padrino e testimonial naturale della campagna Chievo-Perù, il giocatore Rinaldo Cruzado, originario proprio di Lima: “E’ per me un onore – ha detto oggi - partecipare a un’iniziativa che riguarda direttamente il mio Paese, ma soprattutto sono orgoglioso di potere sostenere con il mio impegno di uomo e di sportivo un progetto che si rivolge ai bambini che, in Perù, come in molti altri Paesi del mondo, soffrono per un diritto negato”. “Personalmente – ha concluso Cruzado- mi sento coinvolto su più livelli. Non ultimo quello del mio essere anche genitore. Ci tengo infatti che i miei figli imparino a conoscere e a capire anche condizioni e contesti diversi da quelli che hanno la fortuna di vivere loro”. “Iniziative come quella del Chievo-Perù – ha riassunto sempre il presidente dell’Ong - sono in definitiva la dimostrazione plastica di un mondo che cambia, che supera i confini comunali e nazionali per diventare quell’occasione concreta che ci colloca, da protagonisti, dritti al centro del mondo!”.
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