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Chievo, la parola d'ordine dimenticare Robinho

I giallobl preparano la trasferta di Cesena, dove troveranno un ambiente tutt'altro che tranquillo

In casa Chievo brucia ancora quel fallo di mano di Robinho, ma la parola d'ordine adesso è guardare avanti. E guardare avanti significa soprattutto concentrarsi sulla partita di domenica prossima contro il Cesena.

Lo stesso mister Stefano Pioli lo ha detto chiaro e tondo ai suoi ragazzi, nell'allenamento pomeridiano di Peschiera: "Pensiamo a preparare bene quella partita, quel che è stato è stato". Bene, sotto con il Cesena, quindi. E contro il Cesena i gialloblù della diga troveranno un ambiente tutt'altro che tranquillo.

Il presidente Campedelli (Igor, quello bianconero) dopo gli scontri con gli ultras ha minacciato di mollare tutto, consegnando le chiavi della squadra al sindaco della città. Massimo Ficcadenti è sull'orlo del baratro, sempre più contestato dalla tifoseria che lo accusa di essere il responsabile della pessima classifica della squadra. Negli ultimi giorni gli ultras hanno preso di mira il negozio Cesena Store, con tanto di lancio di petardi. E per domenica le premesse sono tutt'altro che buone.

Il Chievo si troverà a dover affrontare una simile situazione dall'alto comunque di una classifica che garantisce alla squadra di Campedelli (Luca, quello giualloblù) tutta la tranquillità necessaria. L'obiettivo minimo, quei 40 punti che garantiscono la salvezza, ormai è lì a portata di mano. E giocando a calcio, senza intermezzi di pallamano in stile Robinho, il Chievo lo può tranquillamente raggiungere.

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