Chievo e Hellas deferite, rischio penalizzazione punti
Rinviate a giudizio le due societ dal procuratore federale Palazzi per lo scandalo calcioscommesse
RESPONSABILITA' OGGETTIVA - È una accusa di responsabilità oggettiva quella che ha portato la Procura della Federcalcio al deferimento di Atalanta e Chievo, oltre che alla maggioranza degli altri sedici club coinvolti nell'inchiesta sul calcioscommesse. Di "responsabilità diretta" si parla - nelle trentadue pagine del deferimento del procuratore Stefano Palazzi - solo per Ravenna ed Alessandria.
I TESSERATI - Oltre ai diciotto club, deferiti per responsabilità diretta, per responsabilità oggettiva o per responsabilità presunta a seconda dei casi, sono stati deferiti 26 tesserati per differenti violazioni: Erodiani, Paoloni, Parlato, Bellavista (ex Hellas), Buffone, Bressan, Gervasoni, Micolucci, Signori, Sommese, Tuccella, Furlan, Bettarini, Fabbri, Gibellini (direttore sportivo dell'Hellas, è stato deferito per omessa denuncia), Santoni, Manfredini, Tisci (della Sambonifacese), Doni, Deoma, Zaccanti, Veltroni, Rossi, Ciriello, Quadrini e Saverino.
COSA RISCHIANO CHIEVO E HELLAS - Nel caso in cui le due squadre scaligere venissero giudicate colpevoli di responsabilità oggettiva, la sanzione minima prevista è la penalizzazione di punti, quella massima la retrocessione. Vale però il principio dell'afflittività della pena. Cioè i punti tolti alla squadra devono effettivamente "nuocerle". Se per esempio l'Atalanta venisse giudicata colpevole, dovrebbe essere sanzionata con una penalizzazione di punti che la colpisca in maniera tangibile, o togliendole i punti di vantaggio conquistati il campionato scorso sull'ultima non promossa della serie B o facendola partire a handicap nella stagione 2011/2012. Nel caso della responsabilità diretta, invece, la retrocessione è la sanzione minima. Chievo e Hellas, quindi, rischiano una penalizzazione di punti.