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Spezia - Hellas Verona, le probabili formazioni | Poche variazioni per una sfida fondamentale

Sia Zaffaroni che Semplici sanno di giocarsi tanto, per cui eviteranno stravolgimenti negli schieramenti: per i gialloblù possibile un ritorno di Gaich al centro dell'attacco al posto di Lasagna, scelto dal 1' con la Fiorentina

Mister Marco Zaffaroni non l'ha dichiarata decisiva. In cuor suo, però, sa che ciò che uscirà dalla gara del Picco peserà molto sulle sorti dell'Hellas in Serie A.

Spezia-Verona rappresenta infatti una sfida che nessuna delle due compagini può sbagliare, specie guardando la sponda gialloblù: un'eventuale sconfitta farebbe infatti scivolare gli scaligeri a -6 da quel quartultimo posto che significa salvezza. I liguri sono reduci dal buon pareggio a Udine e hanno risposto bene al cambio di guida tecnica, a cui va aggiunto l'apporto e i gol di Mbala Nzola, trascinatore dei bianconeri nella prima parte di campionato e già giustiziere dei gialloblù all'andata. L'Hellas, d'altra parte, arriva dal netto ko con la Fiorentina, ma comunque ha dimostrato di saperci essere negli scontri diretti fondamentali utili al suo percorso di risalita. Non macherà, come sempre, il supporto dei tifosi, con i 1500 tagliandi messi a disposizione per il settore ospiti bruciati nel giro di poche ore. Pronto, dunque, il massimo sostegno alla squadra in questa disputa di cruciale importanza: appuntamento alle 12.30 di domani, domenica 5 marzo, per il primo lunch match del Verona in questo campionato.

I PRECEDENTI - Il Verona è sempre andato a segno contro lo Spezia in Serie A. Sono 46 i precedenti tra Hellas e Spezia considerando tutte le competizioni: 24 vittorie per i gialloblù, 10 pareggi e 12 successi dei liguri. Lo Spezia ha vinto la gara d'andata contro il Verona, dopo che nei quattro precedenti contro gli scaligeri in Serie A aveva raccolto soltanto un punto (1 pareggio e 3 sconfitte).

QUI SPEZIA - Per il neo tecnico Semplici si va verso molte conferme. Ecco che, con Nzola a guidare l'attacco, ci saranno quindi Gyasi e Verde a spalleggiarlo insieme ad Agudelo sulla trequarti. A centrocampo ancora la coppia Bourabia-Ekdal, con Esposito e il rientrante Zurkowski pronti a dare il proprio supporto nella ripresa, mentre in difesa riproposti Amian e Reca terzini, con Ampadu e Nikolaou centrali, di fronte a Dragowski. Così il mister spezzino sull'avversario: «Questa è una partita importante, ma non è l'ultima partita e non cambia il nostro futuro. Un risultato positivo potrebbe darci slancio, però qualsiasi risultato sarà non sarà determinante per l'obiettivo finale. Dopo questa mancheranno 13 partite, ci sono tanti punti a disposizione. La partita è importante ma va presa con attenzione e rispetto. Il Verona è in ripresa, noi vogliamo continuare a fare prestazioni per portare risultati che ci servono e dare soddisfazione a noi e alla società, oltre che ai tifosi».

QUI HELLAS VERONA - Per lo schieramento gialloblù è attesa qualche variazione rispetto alla sfida con la Fiorentina, ma l'appuntamento è di quelli da non fallire e perciò non ci saranno stravolgimenti. Magnani e Dawidowicz partono nuovamente in vantaggio per affiancare Hien nel terzetto di difesa, a discapito di Coppola e Cabal. Faraoni viaggia verso la riconferma dopo il rientro da titolare: insieme a lui, in mediana, spazio a Tameze e Duda, con Doig sulla corsia di sinistra. Al centro dell'attacco può tornare Gaich, con Ngonge e Lazovic ad agire alle sue spalle sulla trequarti. Così il tecnico gialloblù nella conferenza stampa dell'anti-vigilia: «Quanto conta questa partita? È una gara importante, inutile negarlo, ma ripeto che parlare di sfide decisive quando poi mancheranno ancora 13 partite non penso sia il termine adatto. Non nego però l'importanza di questa gara, questo è fuori discussione. Sarà una sfida da affrontare nella maniera giusta. Sicuramente la parola che ripeto spesso è 'equilibrio': le letture saranno fondamentali. Dentro ad ogni partita ci sono momenti diversi, quindi dovemo saperli gestire nella maniera giusta. La lucidità mentale, in gare del genere, diventa un aspetto decisivo. Non è facile mettere in pratica questi concetti, ma dovremo diventare bravi a farlo: questo deve essere sintomo di maturità. Ambiente caldo e stadio pieno? È una stadio particolare, molto vicino al campo dove i tifosi si sentono, ma questo diventerà un aspetto che potrà passare in secondo piano se saremo concentrati e attenti sulla partita. Loro sicuramente saranno spinti dai propri tifosi, ma anche noi avremo un grande sostegno: il Settore Ospiti è già esaurito, credo che si sentiranno anche i tifosi del Verona. Dubbi di formazione? Stiamo passando un momento non semplice da un punto di vista fisico e tecnico, ma anche da un punto di vista nervoso perché spendiamo tanto sotto questo aspetto in partita. Le scelte dipendono sì, dall'avversario, ma anche dal momento che vivono i giocatori: le rotazioni che stiamo attuando sono anche figlie di questo. Fiorentina? Abbiamo iniziato la partita subendo qualche azione e poi il è arrivato il loro gol, ma in seguito a quello per almeno un quarto d'ora abbiamo creato dei buoni presupposti per pareggiare, creandoci anche una grande occasione. Non ci siamo riusciti, ma la partita in quel momento era aperta. Dobbiamo migliorare nelle situazioni come quella che ha portato al raddoppio della Fiorentina, che si poteva evitare: si tratta di una delle letture di cui parlavo prima e che in gare come questa sono fondamentali. Si può andare in svantaggio e vivere momenti negativi nell'arco di una gara, ma non bisogna mai disunirsi e perdere le distanze. Le partite durano novanta minuti e bisogna restarci dentro sempre fino alla fine. Duda e Ngonge? Entrambi hanno giocato da subito e quasi sempre, penso sia logico che dopo un buon exploit come il loro possa esserci un momento di assestamento. Hanno la possibilità di crescere molto da un punto di vista fisico e tattico, ma secondo me stanno facendo bene. Nzola? Lui determina tanto, lo dicono i numeri. È rientrato contro l'Udinese dopo un infortunio e ha subito segnato due gol. È un giocatore importante per loro, fa reparto e attacca la profondità. Lasagna o Gaich dal primo minuto? Dipenderà dalla condizione del momento e soprattutto anche dall'aspetto mentale perché ritengo che in partite come questa sia importantissimo. Non dimentichiamo che nel calcio di oggi i cambi sono sempre più determinanti e la differenza nelle squadre la fanno anche le sostituzioni. Qualche cambio in difesa? Cabal ha fatto bene contro la Fiorentina, ma nelle scorse partite anche Coppola ha giocato bene. Sono rotazioni che facciamo e dobbiamo fare, coinvolgendo più giocatori possibili perché tutti saranno utili da qui alla fine. Faraoni? Sicuramente la continuità in questi casi è importante. Ha giocato lunedì e ha avuto la possibilità di mettere minuti nelle gambe. Faraoni è un giocatore importante per noi, ha grande esperienza ed è bene che sia rientrato e abbia riacquisito certi meccanismi. Puntiamo molto su di lui. Il cambio panchina dello Spezia un'incognita? Certo, sarà un'incognita in più all'interno di questa partita. Possiamo avere come riferimento da questo punto di vista solamente la gara di Udine. Quando c'è una situazione come questa di un cambio di allenatore non hai i riferimenti come li puoi avere di solito. Un attacco più 'leggero'? Valutiamo tutte le possibili soluzione, ma vogliamo anche mantenere una certa coerenza con l'ultimo periodo. Al di là del match dello scorso lunedì non dimentichiamoci che quest'ultimo periodo è stato positivo per noi e quindi ritengo sia giusto essere coerenti. Il gol di Biraghi? Mi ricollego alla prima risposta, sono letture, sono momenti della partita. Biraghi è stato astuto, ma noi siamo stati un po' leggeri. Sapevamo che la Fiorentina ha questa abitudine di riprendere il gioco in maniera veloce. È vero che eravamo negli ultimi minuti di gara, ma come dicevo bisogna saper stare dentro la partita fino all'ultimo. In quel caso, dovevamo stare davanti alla palla, non far calciare l'avversario. Chiamiamola rabbia, cattiveria agonistica, malizia, che in gare del genere devono essere alla base e, più andremo avanti con le partite, più questo sarà il tema, dal primo al novantacinquesimo minuto. Anche se siamo sotto due a zero a pochi minuti dalla fine: il calcio insegna che può sempre succedere di tutto in ogni partita».

ARBITRO - Daniele Doveri di Roma

Le probabili formazioni

SPEZIA (4-2-3-1): Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia, Ekdal; Gyasi, Agudelo, Verde; Nzola

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Dawidowicz; Faraoni, Duda, Tameze, Doig; Lazovic, Ngonge; Gaich

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