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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Hellas, Braaf si presenta: «Qui per mettere in luce le mie qualità e aiutare la squadra a salvarsi»

L'attaccante olandese ingaggiato dal Borussia Dortmund: «Questa per me è una bella possibilità. Ruolo? Mi vedo più come esterno offensivo, mi piace affrontare i difensori nell'uno contro uno»

Jayden Braaf, nuovo attaccante dell'Hellas Verona, si è presentato ufficialmente nella giornata di ieri, venerdì 10 febbraio, rilasciando alcune dichiarazioni ai microfoni del Club.

Queste le parole del giovane giocatore olandese classe 2002, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Borussa Dortmund, riportate sul sito della società scaligera:

Ciao Jayden, di nuovo benvenuto all'Hellas Verona, come stai dopo le prime settimane di ambientamento? «È veramente molto bello essere tornato in Italia, la prima settimana è stata difficile ma anche stimolante».

Facciamo un passo indietro: ci racconti come è nata la possibilità di venire all'Hellas Verona? «In gennaio il mio agente mi ha parlato dell’interesse del Verona, e non ci ho pensato molto prima di dire di sì. Questa per me è una bella possibilità per mettermi nuovamente in mostra».

Cosa puoi e cosa vuoi dare tu al Verona? «Voglio mettere in luce le mie qualità per aiutare la squadra a raggiungere la salvezza in Serie A, e penso che questa sia l’obiettivo più importante per me e per l’Hellas Verona, oltre a segnare gol e fornire assist».

E cosa può dare a te il Verona? «Cosa il Verona può darmi? Può darmi la possibilità di farmi giocare, fare minuti in campo e può darmi l’opportunità di tornare a mostrarmi al meglio delle mie capacità».

Come ti trovi con i tuoi nuovi compagni? «Molto bene, conoscevo già un paio di giocatori, parlo ovviamente di Zeefuik e Ngonge. In generale, per me, è stato facile amalgamarmi col gruppo».

A Udine subito in campo, ci racconti come hai vissuto quella partita, eri appena arrivato? «È stato bello scendere in campo subito, alla prima occasione, anche perché in passato avevo giocato - in Serie A - proprio con l’Udinese».

Che Serie A hai ritrovato, dopo la tua prima esperienza di due anni fa? «Due anni fa era un po' difficile perché si giocava senza tifosi allo stadio, quindi penso che questo sia già un grande cambiamento. Mi sembra poi che la Serie A sia, oggi, più competitiva: queste sono le due differenze principali».

Punta o attaccante esterno? Dove ti collochi idealmente in campo e quali sono le tue qualità principali? «Mi vedo più come ala, esterno offensivo. Le mie principali qualità consistono nell’affrontare e puntare i difensori nell’uno contro uno, provare a dribblare e mettere a segno gol e assist per i miei compagni».

Tre cose che ti chiede in campo mister Zaffaroni? «Non mi chiede cose troppo particolari, se non di fare in campo quello che mi riesce meglio, di puntare i difensori, creare il mio gioco e ovviamente curare sempre la fase difensiva».

Là davanti c’è un bel mix di giocatori: significa concorrenza, competizione ma anche un ottimo mix di differenti qualità tecniche e tattiche… «Ci sono diversi giocatori con qualità differenti in squadra e in attacco, è bello che ci sia questo tipo di competizione all’interno del gruppo per farti diventare un giocatore migliore. Così restiamo tutti concentrati e sul pezzo. È positivo che ci sia questo tipo di sana concorrenza fra giocatori con qualità differenti».

L'ultima domanda è sui tuoi nuovi tifosi, hai già apprezzato il calore e la passione dei fan dell’Hellas Verona? «Sì, li ho apprezzati in queste prime partite, mi piacciono molto e non vedo l’ora di celebrare un gol con loro. Speriamo succeda nelle prossime partite».

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