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Hellas, 40 punti e salvezza assicurata. Tudor: «Bellissimo aver raggiunto l'obiettivo con così largo anticipo. Puntiamo a vincere ancora»

Tutta la felicità dell'allenatore scaligero, che non ha mancato di elogiare anche Simeone: «Giovanni è un ragazzo speciale, una bella persona oltre che un giocatore fortissimo che ha questi colpi»

Missione compiuta. O meglio, missione iniziale compiuta.

L'Hellas Verona, con la vittoria nel derby veneto giocato contro il Venezia, ha raggiunto la soglia dei 40 punti, che significa salvezza matematica. Un obiettivo ribadito più volte come il principale, come è sempre stato negli ultimi anni di massima serie, ma centrato con larghissimo anticipo. E adesso, per la truppa del condottiero Tudor, la nuova meta è vincere il più possibile per spingersi oltre i propri limiti.

Una gara, quella al Bentegodi contro i lagunari, incominciata a rilento e con parecchie interruzioni date da problemi fisici. Il primo a dare forfait è proprio lo sfortunato Retsos, costretto ad uscire dopo nemmeno cinque minuti. I gialloblù rischiano sul colpo di testa di Okereke, salvato sulla linea da Lazovic, e sul colpo di Ceccaroni, sventato con un colpo di reni da Montipò. Nella ripresa la disputa si sblocca: Simeone interrompe il digiuno da gol, recuperando palla su Caldara e infilando un diagonale vincente. Non è finita: poco dopo, lo stesso centravanti (aiutato da un tocco di Busio) castiga nuovamente Romero col sinistro su filtrante di Faraoni. Okereke riaccende le speranze per gli ospiti con un colpo di testa ben indirizzato, ma sul finale Lasagna rompe le linee difensive e serve al Cholito la palla buona della tripletta, che l'argentino non spreca nel piazzato a fil di palo.

Di seguito le principali dichiarazioni del tecnico croato al termine dell'incontro, rilasciate a DAZN e riportate sul sito ufficiale del Club gialloblù:

«Quaranta punti? Abbiamo raggiunto il nostro vero obiettivo sin da inizio stagione ed è bellissimo esserci riusciti con così largo anticipo. Penso che quella di questo pomeriggio sia stata una bella gara: abbiamo vinto grazie alla tripletta di Simeone, un giocatore molto importante per noi. Sono felice che sia tornato al gol, siamo tutti contenti per lui, se lo merita. Da qui a fine campionato proveremo a vincere più partite possibili e a fare più punti possibili.

La tripletta di Simeone? Mi è piaciuto molto l'abbraccio che la squadra gli ha regalato. Giovanni è un ragazzo speciale, una bella persona oltre che un giocatore fortissimo che ha questi colpi. In settimana era sereno e sorridente. Sono soddisfatto della prova di tutta la squadra, di chi ha giocato titolare e di chi è subentrato. Ho a disposizione una 'rosa' di giocatori che lavora bene e che si allena duramente in settimana, sono contento di poterli allenare. Coppola? Ha fatto una grandissima partita. È molto giovane e oggi ha affrontato un avversario molo forte come Henry: deve essere orgoglioso della sua prestazione. Barak? Ha avuto un problema all’anca durante il match, ma valuteremo nei prossimi giorni l'entità dell'infortunio, come evidentemente quello di Retsos».

Incisivo al suo ingresso in campo Kevin Lasagna, che con le sue accelerazioni ha sfiorato il gol a più riprese e ha servito a Simeone l'assist per la tripletta. Queste le parole dell'attaccante ex Udinese, anch'esse riportate sul sito ufficiale del Club scaligero:

«L'esultanza finale dimostra quanto ci tenevate a raggiungere i 40 punti… Sì, e soprattutto a farlo in casa, davanti a questo pubblico magnifico. Sapevamo che erano tre punti fondamentali e si è vista tutta la nostra voglia di conquistarli.

Proprio quella voglia di vincere, è stata la chiave della partita? Certo, nel secondo tempo siamo cresciuti molto e abbiamo messo sotto il Venezia. Siamo stati bravi anche nel segnare il gol del 3-1 appena loro hanno riaperto la gara.

Anche chi è subentrato è stato decisivo, e tu ne sei l'esempio, anche con l’assist… Sì, ci alleniamo tutti forte e siamo un gruppo compatto. Chi gioca dall'inizio è importante tanto quanto chi subentra nella ripresa, e oggi sono contento perché chi è entrato nel secondo tempo ha dato una marcia in più alla squadra.

E chi ha dato una marcia in più, è stato anche il pubblico oggi… Come sempre. Quando il pubblico è presente in questo stadio è come un uomo in più per noi.

A Firenze vi aspetta un’altra gara importante… Sarà una partita molto dura, la Fiorentina è una squadra ostica, ma noi andremo là a giocarci le nostre carte».

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