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L'Hellas s'inceppa al Rigamonti, il Brescia ne approfitta e l'Europa è un po' più lontana

I gialloblu sono apparsi stanchi e poco lucidi, proprio quando serviva alzare i giri del motore e schiacciare gli avversari, che invece con le reti di Papetti e Donnarumma rilanciano le proprie ambizioni di salvezza

È arrivata la decima sconfitta in campionato per l'Hellas Verona, che nella trentesima giornata di Serie A è caduto per 2-0 allo stadio Rigamonti contro il Brescia.

GOL E HIGHLIGHTS DELLA PARTITA

PRIMO TEMPO - Privo dell'acciaccato Amrabat, Juric ha mandato in campo Badu al fianco di Veloso, mentre Faraoni è tornato a destra e in avanti Zaccagni e Borini sono partiti alle spalle di Di Carmine. Gli ospiti hanno cercato di imporre fin dall'inizio il proprio palleggio e Lazovic al 3' si è accentrato per provare il destro, trovando Joronen attento. Le Rondinelle hanno dunque cercato di chiudere le linee di passaggio e pressare il portatore, per riprendere la sfera e appoggiarsi su Torregrossa, spesso arginato nei primi minuti nelle sue iniziative. L'Hellas con pazienza ha iniziato a far girare la palla alla ricerca della giusta combinazione per innescare il proprio attacco e all'8' Joronen ha dovuto compiere un'uscita provvidenziale per impedire che l'assist di Faraoni giungesse a Di Carmine, bene appostato. Nonostante l'intensità messa in campo la squadra ospite non si era ancora fatta notare dalle parti di Silvestri, ma al 16' il portiere si è lasciato sfuggire la palla su una punizione e ne ha approfittato Torregrossa, che a porta sguarnita ha trovato la deviazione di Kumbulla e il montante. Dall'angolo seguente Dessena ha cercato di approfittare di una mischia in area, ma la difesa scaligera è riuscita a rinviare. 
Dopo la doppia occasione per i padroni di casa il Verona ha provato a reagire: al 16' Borini si è accentrato dalla sinistra, ma il suo tiro ha trovato l'estremo difensore lombardo pronto; al 20' Empereur ha sfondato in area sulla sinistra, ma Di Carmine e Faraoni non sono riusciti a spingere la palla in rete; al 23' si è messo in proprio Zaccagni, ma il suo destro angolato da fuori è stato messo in cornere da Joronen. 
In possesso palla i padroni di casa hanno cercato di allargare le maglie degli avversari e creare spazi per gli inserimenti, senza però incidere particolarmente, mentre i gialloblu si sono mostrati più propositivi, sfruttando spesso a catena di sinistra, mentre Faraoni dall'altra parte stringeva sul secondo palo. Al 34' Borini è stato costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare e al suo posto Juric ha mandato in campo Verre, ma un minuto dopo Lazovic se ne è andato sulla sinistra, ma anziché servire Di Carmine in mezzo ha peccato di egoismo cercando una conclusione da posizione defilatissima, che ha colto l'esterno della rete. Al 44' allora Di Carmine ha provato la conclusione personale, ma il suo potente destro dal limite è terminato di poco alto. 

SECONDO TEMPO - La ripresa è partita sulla falsa riga del primo tempo, con l'Hellas apparso più in palla e le Rondinelle comunque in partite, ma in difficoltà nel portarsi dalle parti di Silvestri. Al 52' però, su un calcio d'angolo da sinistra, la retroguardia gialloblu ha dimenticato il giovane Papetti (difensore classe 2002), che di testa ha siglato il vantaggio. 
I ragazzi di Juric allora hanno provato ad alzare il baricentro, ma l'undici di casa ha chiusto molto bene gli spazi senza rinunciare a provare ad affacciarsi dall'altra parte. Joronen al 62' ha anticipato ancora Di Carmine, mentre Spalek tre minuti dopo ha provato seminare il panico nell'altra area, ma il suo tentativo di servire i compagni è stato letto all'ultimo dalla difesa. Juric allora al 67' ha mandao in campo forze fresche, con Dimarco che ha sostituito Zaccagni e Felipe per Badu. Lasciando inevitabilmente qualche spazio dietro, il Verona ha profuso il massimo sforzo e al 72' sono entrati Pazzini e Stepinski per Di Carmine ed Empereur, ma il Brescia ha alzato le barricate per poi ripartire. 
Al 77' però Lazovic ha sfondato sulla sinistra e servito Verre dal fondo, che ha calciato da ottima posizione trovando la grande risposta di Joronen. Due minuti dopo l'insidioso tiro-cross di Faraoni non è stato colto dai compagni e il portiere ha potuto bloccarlo. Lopez ha cambiato poi a sua volta, mandando in campo Viviani per Tonali e poi Zmrhal per Bjarnason, per difendere al meglio i risultati. 
Sfiniti per il caldo e gli impegni ravvicinati, gli scaligeri hanno continuato ad attaccare, ma il sinistro di Rrahmani all'86' si è rivelato troppo debole per sorprendere il portiere avverarsario. All'88' invece Torregrossa ha ricevuto palla sulla trequarti, libero di avanzare, ha calciato con il mancino ma Silvestri ha deviato sulla traversa: poi il portiere ha neutralizzato anche il tentativo mal riuscito di tap-in. Gli assalti dell'Hellas sono proseguiti e al 93' la sponda di Pazzini ha armato il sinistro di Dimarco, che ci ha messo la potenza ma non ha inquadrato la porta. 
Nel finale ci ha pensato Donnarumma a chiudere la partita, cogliendo un rimpalo in area al 96', che l'ha trovato solo e libero di battere l'estremo difensore gialloblu. 

Poteva essere l'occasione per lanciare definitivamente la rincorsa europea, ma l'Hellas Verona non è riuscito questa volta ad incidere nel reparto avanzato quanto bastava per mettere il match sui giusti binari. La squadra di Juric è apparsa poco intensa e meno lucida del solito, certamente a causa del caldo tipico del periodo e delle numerose sfide ravvicinate, ma nonostante questo nel primo tempo ha concesso solo una doppia occasione al quarto d'ora e nel secondo tempo un paio di contropiedi (inevitabile quando ci si lancia in avanti alla ricerca del pareggio). 
I gialloblu però devono ritrovare presto condioni e motiviazioni: giovedì sera infatti li attende la sfida contro l'Inter al Bentegodi. 

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