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Tezenis sconfitta in casa da Venezia, ma ecco un rinforzo: l'ala piccola Justin Simon

All'Agsm-Aim Forum finisce 92-95 per l'Umana Reyer dopo un tempo supplementare. Intanto la società gialloblù ha trovato l'accordo con l'atleta americano, fresco vincitore del campionato australiano

Ieri, 19 marzo, l'Agsm-Aim Forum di Verona si è riempito di oltre 4mila spettatori per il derby veneto tra la Tezenis Verona e l'Umana Reyer Venezia. La gara è stata a lungo in equilibrio ed è stata decisa nel tempo supplementare. Ad avere la meglio è stata la squadra ospite con il punteggio di 92-95. La Scaligera, in svantaggio alla fine del primo tempo, è stata capace di recuperare il terreno perso nel terzo quarto e di allungare nell'ultima frazione fino al +5. La Reyer però non si è arresa e se l'è giocata all'overtime, recuperando 7 punti ai gialloblù negli ultimi due minuti e mezzo di gara.

Incontro intenso ed equilibrato tra Verona e Venezia già dal primo quarto. Al termine dei 10 minuti, il tabellone luminoso mostra il punteggio di 16-16, con la Scaligera brava a rimontare 4 punti (10-14) nel finale.
Nel secondo quarto, l'incontro si accende del tutto e l'equilibrio si rompe dopo il 26-26. È Granger a portare avanti l'Umana Reyer con le sue triple (28-32). Poi un fallo tecnico fischiato al coach gialloblù Alessandro Ramagli permette ai veneziani di toccare il 33-38. Con un tripla di Bortolani, la Tezenis si riavvicina (36-38) e nei 60 secondi prima della sirena i canestri di Watt, Smith e Granger fissano il punteggio sul 38-42.
Il terzo quarto si apre con una tripla di Anderson che lancia la rimonta gialloblù (46-44). Risposta di Venezia con Parks per il +4 in favore degli ospiti (46-50), che toccano il massimo vantaggio sul 50-57. Un timeout di coach Ramagli spezza l'inerzia degli ospiti e, ripartendo dalla difesa, la Tezenis chiude il parziale in parità sul 59-59.
Le fortune della Scaligera passano sempre dalla difesa, che nella quarta frazione permette a Verona di volare sul 68-63. Il doppio fallo tecnico a Spahija chiude anticipatamente la gara del coach ospite. Ma gli atleti della squadra ospite restano in campo con il fisico e con la mente riportandosi ad un possesso di distanza dai veronesi. Ai tiri liberi di Watt risponde Johnson (75-72) a due minuti dal termine, poi un tiro libero di Willis assottiglia ancora il divario (75-73). Anderson va a segno, ma l'Umana non va ko. Con i tre punti di Watt, Venezia è a -1. Cappelletti riporta Verona sul +2 con un tiro libero. Il 78-78 è opera di Parks, mentre l'ultimo possesso di Anderson termina con una stoppata. Serve almeno un tempo supplementare.
L'extra time si apre con i punti Johnson e Anderson che fanno scappare la Tezenis (85-80), ma l'esultanza del pubblico del palazzetto esplode con la tripla di Bortolani per l'89-82. Granger ricuce lo svantaggio per Venezia (89-87) e Parks punisce dopo l'errore di Cappelletti per l'89-89. Il ferro del canestro respinge un tiro di Anderson, mentre la retina viene bucata dal tentativo di Willis che vale il sorpasso (89-92). Nel finale, i falli sistematici mandano i giocatori in lunetta e con i tiri liberi Venezia mantiene il vantaggio e chiude sul 92-95.

«Un dato ci aiuta a capire la nostra sconfitta - è stato il commento del tecnico gialloblù Ramagli - Sconfitta figlia di una parte finale dei tempi regolamentari sterile nella capacità di attaccare la loro area. Nella seconda metà della partita abbiamo fatto fatica a battere anche i cambi difensivi, dove oggettivamente c’era la possibilità di provare ad arrivare dentro l’area. Anche quando l’abbiamo fatto non l’abbiamo mai concretizzato e nella parte finale della partita questo ci è costato la gara. Alla fine, l’incapacità di riuscire ad avere un po’ di profondità purtroppo ci è costata cara. L’occasione era ghiotta, ce la siamo costruita, per l’ennesima volta, con tutte le armi e gli strumenti che avevamo, con il contributo di molti giocatori, in modi diversi, ma purtroppo ci è costato la partita il non saper scegliere il giocatore migliore da attaccare e la cattiva esecuzione tecnica nell’attaccare un cambio difensivo. Una partita che scappa in questo modo non ti lascia sereno. Se andiamo a vedere le modalità in cui la partita si è dipanata non abbiamo avuto niente di meno di loro, sia in termini numerici, ma anche di contributo, di presenza difensiva, di controllo di rimbalzi. Non siamo stati da meno anche nella capacità di contenere giocatori che potevano essere difficili da contenere vicino a canestro».

Tezenis Verona - Umana Reyer Venezia 92-95

Tezenis Verona: Cappelletti 13, Smith 12, Ferrari ne, Casarin 13, Johnson 10, Bortolani 16, Davis 5, Rosselli ne, Pini, Anderson 17, Udom 2, Sanders 4. All. Ramagli.

Umana Reyer Venezia: Spissu ne, Tessitori 6, Parks 19, Ray 6, Bramos 7, De Nicolao 1, Granger 19, Chillo ne, Brooks 2, Willis 16, Barbero ne, Watt 19. All. Spahija.

Ed il giorno successivo alla sconfitta, la Scaligera Basket ha comunicato l'ingaggio fino al termine della stagione dell'atleta americano Justin Simon.

Nato il 6 maggio del 1996, Simon ha da poco chiuso la propria esperienza nel campionato australiano, vincendo il titolo con la maglia dei Sydney Kings. L'ala piccola di 196 centimetri sarà a Verona una volta completate le procedure per l'ottenimento del visto di ingresso.

Simon ha trascorso i primi tre anni della sua carriera liceale alla Temecula Valley High School, nella sua città natale, Temecula, in California. Successivamente, ha giocato la stagione da senior alla Brewster Academy di Wolfeboro, nel New Hampshire, dove ha guidato la squadra a un record di 34 vittorie e 1 sconfitta, chiudendo con una media di 12,5 punti, 5,0 rimbalzi e 3,5 assist a partita. Dopo la sua stagione da freshman con Arizona, è passato a St. John’s fino al 2019, anno in cui ha concluso la sua esperienza al college. È qui che ha trovato continuità di minutaggio, chiudendo i due anni con 12.2 e 10.4 punti di media.
Con i Chicago Bulls ha partecipato nel 2019 alla Summer League. Ha giocato cinque partite prima di firmare un contratto con i Bulls, aggiungendosi al roster per il training camp. È stato successivamente assegnato alla squadra affiliata in G-League, i Windy City Bulls, con cui ha chiuso con una media di 12,8 punti a partita.
Ha giocato la sua prima stagione in Australia nel 2020-21, con la maglia degli Illawarra Hawks, chiudendo il campionato con il titolo di miglior difensore del torneo. Mentre la stagione successiva ha trascorso la sua prima esperienza in Bundesliga, tra Ulm e Ludwigsburg, conquistando il terzo posto in Champions League. Infine, è tornato in Australia nell’estate del 2022, con i Sydney Kings. E ha chiuso la stagione con 24.9 minuti di impiego medio a partita e 10.3 punti, contribuendo in maniera sostanziale alla conquista del titolo nazionale.

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