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Sergio Pellissier e il tributo del Meazza: «Che emozione, davvero non me l'aspettavo»

«Sono le cose belle del calcio, - ha detto Pellissier - e me le porterò dentro finché avrò memoria». E a chi gli chiede del suo futuro il capitano del Chievo svela cose importanti

È il 79° di gioco quando un intero stadio, e che stadio, si alza in piedi per applaudire uno dei calciatori più longevi della storia, quel Sergio Pellissier che qualche giorno fa ha annunciato il suo prossimo ritiro dai campi di gioco. 

Nel dopogara di Inter - Chievo Verona, c'è stato spazio soprattutto per celebrare degnamente la carriera di un grande campione: «È stato davvero emozionante, non me l'aspettavo. - ha dichiarato ai microfoni di SkySport Sergio Pellissier nel post partita - Sono le cose belle del calcio e me le porterò dentro finché avrò memoria. Posso solo dire grazie. La mia resta una decisione definitiva, perché arrivati a un certo punto bisogna anche saper dire basta».

Interrogato sui motivi, a suo dire, del lungo applauso che l'intero stadio gli ha voluto tributare al suo ingresso in campo, Pellissier ha provato a spiegare così le cose: «Anzitutto lo si dovrebbe chiedere ai tifosi, ma penso che forse abbiano capito che nella mia carriera ho dato tutto al mondo del calcio. Uscire da questo stadio dopo una gara con l'Inter tra gli applausi è una cosa davvero emozionante, una delle più grandi emozioni in 22 anni che faccio questo lavoro».

E a chi gli chiede se dinanzi a lui si prospetti forse una carriera da allenatore, magari proprio sulla panchina del Chievo, Pellissier glissa senza lasciare molti margini: «Non penso di essere portato ad allenare, mi baso sull'istinto, amo vedere giocare a calcio, ma dire cosa devono fare i vari giocatori non è cosa che faccia per me. Non penso proprio finirò a fare l'allenatore».

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