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Antonio Caracciolo va alla Cremonese: «Grazie Hellas, grazie Verona»

Il difensore ha lasciato le sponde dell'Adige, dove ha giocato negli ultimi due anni e mezzo. Presentati invece i due nuovi acquisti, Faraoni e Berardi, che vanno a completare la rosa di Fabio Grosso

L'Hellas Verona FC comunica di aver ceduto, a titolo temporaneo con obbligo di riscatto, le prestazioni sportive del difensore Antonio Aldo Caracciolo alla società US Cremonese.

Il Club ringrazia Antonio per l'attaccamento alla maglia dimostrato in queste tre stagioni fatte di oltre 80 presenze, e gli augura il meglio per la sua nuova avventura.

Si è conclusa dunque dopo due stagioni e mezza l'avventura di Antonio Caracciolo sulle sponde dell'Adige. Il difensore, diventato nel tempo uno dei beniamini della tifoseria scaligera, ha voluto ringraziare società e città con un messaggio pubblicato sul suo profilo Instagram. 

Grazie. Un grande, enorme e semplice "grazie" a tutto l'Hellas, la città di Verona, questi tifosi straordinari che ci hanno sempre sostenuto nei momenti più e meno belli e che mi hanno fatto sentire uno di loro , come essere a casa.... Aver vestito questa maglia per due anni e mezzo è stato un orgoglio che non dimenticheró, come quel gol nel derby e altri mille momenti indelebili. Grazie Hellas, grazie Verona.

La squadra nel frattempo ha proseguito gli allenamenti in vista della sfida di domenica pomeriggio contro il Padova, con Di Carmine e Marrone che sono rientrati in gruppo, mentre Dawidowicz ed Eguelfi si sono allenati a parte.
Dopo Cherubin e Calvano, anche Caracciolo dunque ha lasciato i gialloblu, che hanno invece accolto il terzino Faraoni e il portiere Berardi, che sono stati presentati mercoledì. Ecco le parole dell'estremo difensore. 

Il mio ritorno? Io sono stato qui l’anno della promozione, nel 2012, mi auguro di portar fortuna e dare il mio contributo. È una realtà a cui sono sempre rimasto legato, e poi anche a livello di squadra ho trovato un gruppo unito. Grosso? Il mister ha una sua idea di gioco e una sua impostazione, riesce a trasmettere tranquillità e sicurezza. È stato bravo a tenere unito il gruppo, ho sempre seguito il Verona e nel momento più difficile è stato bravo proprio il mister, unito con il gruppo, a trovare la strada giusta. Quanto è difficile fare il secondo? Prima di Bari avevo trovato continuità in Lega Pro. Chiunque vorrebbe giocare, ma non sempre si può dare il proprio contributo. C’è comunque una settimana di preparazione e ci sono altri modi per aiutare il gruppo e io credo di essere bravo in entrambi. La partita di domenica? Sappiamo che il Padova ha cambiato tanto e i nuovi vorranno fare una grande partita vista la voglia di riscatto per aver giocato poco. Noi l’abbiamo preparata sì sull’avversario, ma con la consapevolezza delle nostre idea e della nostra identità. Di certo troveranno un Verona tosto. Difetti di Davide (Faraoni)? Sono di parte, è un ragazzo buono e un giocatore pronto per la categoria, lo conosco e so che può fare ancor meglio. Differenze con la mia prima esperienza? Quel Verona era più esperto a livello di età, ora c’è più qualità, la squadra più forte tecnicamente. Spero che ripeteremo la stessa cavalcata riportando la gente allo stadio, perché quando ci si trova il Bentegodi pieno è difficile giocare per gli avversari. 

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Queste invece quelle del terzino. 

La trattativa? È stata una cosa veloce, inaspettata. Nel giro di 4 ore avevo il biglietto in mano. Non avrei mai pensato di venire a giocare a Verona, il primo impatto è stato… tanta roba. A livello di organizzazione, le persone che ci lavorano sono disponibili ed educate e anche questo ti fa capire che dietro al Verona c'è una società seria. Noi siamo giocatori, ma è il contorno che fa la differenza. La crisi del Crotone? In questi 6 mesi ho notato che il campionato è molto duro, dovunque ho giocato gli avversari ti aggredivano a tutto campo. Poi il bello del calcio è anche che ha mille varianti che messe insieme fanno la differenza, e non è detto che chi scende dalla A possa far risultato, ma sono sicuro che il Crotone riuscirà a salvarsi. Berardi? È un ragazzo che ogni giorno sa regalarti un sorriso. Quanto vale il Verona? I risultati lo diranno, i ragazzi mi hanno fatto un’ottima impressione, ci si tiene sul pezzo a vicenda. La mia carriera? Se sono in B è perché, in questo momento, ho dimostrato di valere questa categoria. È più difficile riuscire a trovare la costanza per giocare tanti anni in A, che arrivarci. Ora sono qui e devo far capire a tutti che posso meritarmi la A. L’impressione da avversario? A Crotone mi hanno stupito tutti. Dal 1’ al 90’ l’Hellas ha avuto personalità nel gioco, sembrava che giocasse in casa. Il mio ruolo? Quando giocavo con Berardi facevo il centrale e mi piaceva molto, piano piano per la corsa sono stato spostato sulla fascia. Ora terzino destro e esterno alto mi piacciono molto. Ma faccio più male partendo da dietro. La gara con Padova? È importante partire bene, sarà una battaglia, è un derby e i duelli individuali faranno la differenza.

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