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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ai comandi di Vavassori: "Mi interessa vincere"

Il nuovo tecnico dell'Hellas Verona stato presentato questa mattina in sede

È arrivato il “sergente di ferro”, anche se lui dice: “Il vero sergente è mia moglie”. Ha esordito strappando una risata il nuovo allenatore dell’Hellas Verona Giovanni Vavassori, presentato questa mattina nella sede scaligera di via Torricelli dal presidente Giovanni Martinelli e dal direttore sportivo Nereo Bonato.

Il tecnico che guiderà i gialloblù nella doppia sfida contro il Rimini, semifinale dei play off, (e, ci auguriamo, anche nella finale) è una persona pragmatica, sicura di se, di poche parole ma di tanta sostanza. Infatti, smorzando subito le risate della precedente battuta ha detto: “Ai miei giocatori chiedo professionalità ed impegno, se questo vuol dire essere un sergente di ferro, allora io lo sono”. Poche obiezioni, il tecnico orobico rispetta i canoni di abnegazione al lavoro tipici dei lombardi.

Il quadro sulla situazione lo dipinge con tratti decisi e sicuri: “L’amarezza è tanta, ma è inutile guardarsi alle spalle" ha detto il “Vava”. "Questa è una squadra di valore, altrimenti non sarebbe arrivata dov’è”. L’uomo di Arcene fa capire che c’è da lavorare e da sudare, ma non vuole sentir parlare di ritiro: “Niente ritiro – ha detto secco – se una squadra a questo punto della stagione ha bisogno di andare in ritiro vuol dire che non è una squadra”. Ancora una volta nulla da obiettare.

Vavassori incontrerà i giocatori per la prima volta questo pomeriggio a Sandrà, quando dirigerà il primo allenamento. Il tecnico conosce già, perché li ha allenati in precedenti esperienze, Rantier, Colombo, Dalla Bona, Esposito e Garzon. Parte quindi da uno zoccolo duro sul quale può contare. Inoltre ha deciso di avvalersi ancora del preparatore atletico Mazzurana e dei quello dei portieri Marini: “Perché conoscono i giocatori e mi possono dare preziose indicazioni”. Informazioni che, però, non chiederà al suo predecessore Remondina: “Non voglio farmi condizionare”. Pragmatico come sempre.

L’Hellas di Vavassori dovrebbe avere una linea di continuità con quello di Remondina rappresentata dal modulo. “La squadra ha giocato gran parte del campionato con il 4-3-3, però vorrei adottare anche un'altra situazione per poter puntare su un'alternativa di gioco”, ed il riferimento del tecnico sembra essere o un classico 4-4-2, oppure, sfruttando le doti di Berrettoni, il 4-4-1-1. Anche se “tatticamente mi va bene tutto, basta ottenere i tre punti”, ha concluso il mister. E come dargli torto?

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