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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sport Stadio / Piazzale Olimpia

Novara - Hellas Verona 2-2 | Gialloblu a due facce, salvati dal solito Pazzini

Ci è voluto un gol pazzesco del Capitano, arrivato in pieno tempo di recupero, alla formazione di Pecchia per non uscire dal campo dello stadio Piola con la seconda sconfitta consecutiva. Ma restano tre i punti di distacco dal Frosinone

L'Hellas Verona pareggia 2-2 allo stadio Piola contro il Novara, nel posticipo del lunedì sera valido per la trentacinquesima giornata di Serie B. 

Due le facce mostrate dai gialloblu nella trasferta piemontese: quella del primo tempo dove, seppur con qualche incertezza difensiva, hanno comandato la partita; e quella del secondo, dove è tornata per larghi tratti la squadra insicura vista in molte delle ultime giornate.  ​
Il Verona è partito forte sin dai primi minuti, complice anche un atteggiamento troppo pigro dei padroni di casa, che hanno tenuto una linea difensiva piuttosto bassa e lasciato partire il gioco dalle retrovie. La squadra di Pecchia allora ha provato ad approfittarne, creando subito dei grattacapi alla difesa avversaria e guadagnando due corner nei primi tre minuti. Gli ospiti hanno cercato spesso di sfondare sulle fasce, ma il primo a chiamare in causa da Costa è stato Bessa, con una sassata lasciata partire all'10' che lo ha costretto ad una respinta complicata. Con dei buoni ritmi di gioco ed un fraseggio finalmente veloce e anche abbastanza preciso, Pazzini e compagni hanno messo alle corde il Novara, che però intorno al 20' ha iniziato piano piano ad ingranare, alzando il baricentro e arrivando al tiro da dentro l'area con Ardojan, che poco prima aveva cercato senza successo la deviazione di testa, che ha costretto Nicolas alla parata per vanificare il contropiede. I gialloblu allora hanno reso la manovra meno arrembante ma più ragionata, mantenendo una buona velocità di gioco e provando a rischiare qualcosa meno. Così dopo il tiro deviato in corner di Calderoni, con l'estremo difensore scaligero protagonista di un'uscita poco brillante, gli ospiti sono riusciti ad andare in vantaggio con Siligardi servito da Luppi, protagonista di un'azione caparbia tra due difensori. Ma le incertezze difensive non hanno fatto restare tranquillo Pecchia, con la sua retroguardia che al 33' non è stata punita ancora da Calderoni, lasciato colpevolmente solo, mentre Luppi davanti faceva il diavolo a quattro per cercare la seconda marcatura. Meno spavaldo quindi ma non rinunciatario, il Verona si è poi affidato al destro di Pazzini, continuando a comandare il gioco e lasciando ai piemontesi qualche ripartenza. Come ad esempio quella del 44', quando il destro di Galabinov (arrivato dopo una spinta non ravvisata di Macheda) è andato vicino al palo destro della porta avversaria. 

Nella ripresa gli ospiti hanno provato a metterla sullo stesso piano, mentre è cresciuta l'aggressività del Novara, che al 56' ha trovato il pareggio con Macheda, servito di testa dal solito Calderoni e pronto ad infilare Nicolas sotto misura. Con l'Hellas in bambola, i padroni di casa hanno rischiato di andare in vantaggio quattro minuti dopo, ma prima l'ex Manchester United ha colto la traversa da due passi e poi Nicolas ha detto di no al tap in a botta sicura di Galabinov. La reazione dei ragazzi di Pecchia è arrivata poco dopo, con una combinazione tra Luppi e Siligardi che ha costretto Chiosa, al 66', a salvare su Pazzini, mentre due minuti dopo è stato ancora Bessa ad impegnare da Costa dalla grande distanza. Poco dopo Ghersini annulla un gol in fuorigioco (giusto) a Macheda e Pecchia decide di passare al 3-5-2, nonostante i segnali di risveglio dei suoi. Da lì al finale l'inerzia del match è stata spesso a favore della squadra guidata da Boscaglia, che al 78' ha impegnato ancora il portiere ospite con Macheda e poco dopo ha visto Galabinov sparare di poco sopra la traversa. L'Hellas invece, dopo il bel gioco espresso a tratti solo nel primo tempo, si è affidato al contropiede, riuscendo però a ricavarne poco.
Da cardiopalma infine il tempo di recupero, con Calderoni (ancora lui) che ribadisce in rete dopo il palo da fuori colto da Mantovani al 93'. Neppure il tempo di gioire per i padroni di casa, che Pazzini s'inventa un collo pieno incredibile dal limite dall'area, sull'uscita di da Costa, che riporta tutto in parità. 

Sulla partita non ha pesato l'arbitraggio di Ghersini, ma solo grazie al fatto che non ci sono stati particolari episodi. Non si riesce a capire infatti come il direttore di gara possa aver preso alcune decisioni, in particolare il mancato secondo giallo a Troest all'89': il difensore strattona a lungo e vistosamente Pazzini a metà campo per bloccare la ripartenza. Un fallo talmente netto e palese che non poteva non essere punito con un cartellino, impresa in cui invece è riuscito l'arbitro ligure. 

In ogni caso, è un pareggio che serve a poco alla formazione di Pecchia in ottica di classifica, con il Frosinone che resta a tre punti e la Spal a quattro. Il primo tempo dell'Hellas era stato molto convicente sul piano del gioco, nonostante qualche incertezza difensiva, al punto che sembrava lasciar sperare in una vittoria autoritaria, visto anche un Luppi in grande spolvero e un fraseggio finalmente degno di questo nome. La ripresa invece, complice anche la reazione dei padroni di casa, ha riproposto il Verona insicuro e pasticcione delle ultime partite, che non sembra essere in grado di sfruttare tutto il suo talento. Mezzo passo avanti quindi sarebbe anche stato fatto, salvo poi tornare al blocco di partenza. E il lunedì dell'Angelo al Bentegodi arriva il Cittadella. 


 

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