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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Impresa Tezenis: Biella cede all'overtime e i gialloblu accedono ai quarti

La Scaligera passa per 84-75 sul parquet dell'Angelico, imbattuto in questa stagione fino a mercoledì sera, grazie anche ad una grande prestazione di Frazier, autore di ben 33 punti

La Tezenis compie l'impresa in Piemonte, superando Biella per 75-84 sul suo parquet e guadagnandosi così l'accesso ai quarti di finale playoff, dove affronterà l'OraSì Ravenna, con Gara 1 fissata per domenica 14 maggio. 
Imbattuta in casa fino alla serata di mercoledì, l'Angelico alla fine ha dovuto piegarsi davanti alla grande prova della Scaligera, ma solamente dopo un tempo supplementare e 45 minuti intensi, con un finale da alta tensione. Una serie durissima, che sembrava non finire mai, e decisa nel suo ultimo atto da una prestazione da 33 punti di Frazier, miglior realizzatore della partita, e soprattutto dal grande lavoro della formazione veronese, che si è mostrata più forte nei momenti difficili della partita, come quando i padroni di casa hanno messo il naso avanti sospinti da un calorisissimo pubblico, in un Biella forum pieno come da previsioni, dove si poteva scorgere però uno spicchio gialloblu, composto dagli oltre duecento tifosi della Tezenis partiti nel pomeriggio da piazzale Olimpia.

LA CRONACA - DiLiegro, non al meglio, parte in quintetto. Mira imprecisa in avvio, si sbaglia tanto da una parte e dall’altra. Frazier sblocca dopo 1’22” di soli errori, Portannese fa 4-0 da sotto ma dopo 3’16” Biella è avanti 5-4 con la schicciata di Tessitori ed il gioco da tre punti di Ferguson. Hall a 5’37” mette il 7-4, Portannese (5’12”) i tre della parità a quota sette. Si entra negli ultimi cinque minuti sull’11-7 coi punti di De Vico ma Frazier in entrata tiene la Tezenis (11-9) a stretto contatto. De Vico (3’27”) mette solo il primo dei due liberi, Frazier (2’58”) pareggia (12-12) con una tripla prima dei canestri da sotto di Hall e Totè. Biella muore con la palla in mano, quando il cronometro è già negli ultimi due minuti, Frazier ne fa altri due andando spalle a canestro. Parità (16-16) quando si va negli ultimi 60 secondi, aperti da un altro gran canestro di Frazier. Sbaglia Biella, ma manca troppo poco tempo per l’ultimo tiro dall’altra parte. Primo miniriposo, con la Tezenis avanti 16-18. Frazier (11) è già in doppia cifra, Biella ne raccoglie cinque dalla coppia Ferguson-Hall.

Si riparte con la rimessa per la Tezenis, battuta da Portannese che apre e chiude il possesso (9’43”) con una tripla frontale (16-21) ben oltre l’arco dei 6.75. Portannese e Amato mancano il comodo due contro uno del 16-23, che arriva però a 7’47” con un movimento di qualità e la mano morbida di Boscagin. Timeout Biella, che però commette subito infrazione di metà campo. Non ci pensa un attimo Amato a sparare la bomba de 16-26. Venuto (6’38”) mette i due liberi del 18-26, Amato dall’angolo anche i tre del 18-29. DiLiegro commette in due azioni primo e secondo fallo, due li ha anche Brkic. La Tezenis (5’35”) è già in bonus, a 5’08” Pini si conquista due liberi e col suo 2/2 firma un altro (19-31) massimo vantaggio. Tessitori interrompe con una schiacciata sull’assist di Hall un parziale di 15-3, Amato sbaglia da tre ma dall’altra parte del campo sbaglia anche Venuto. Il tempo scorre, Hall dalla lunetta (3’46”) fa scendere l’Angelico sul 23-31, ma Portannese (3’24”) è bravissimo ad entrare e scaricare sotto per i due comodi (23-33) di DiLiegro. Hall segna solo il secondo libero (3’07), morbida la mano di DiLiegro per i due del 24-35. Sempre DiLiegro appoggia comodo al tabellone il 26-37, De Vico manda sul ferro la tripla. Altro minuto chiamato da Carrea. Frazier prende il secondo ferro dopo essersi costruito un buon tiro. De Vico infila due liberi (28-37), Boscagin fa lo stesso a 17” dalla sirena. Ultimo tiro a Biella, ma Venuto dal’arco prende solo il ferro. Tutti negli spogliatoi.

Si riparte con la tripla di Ferguson, la prima di squdra dopo 12 errori, ma anche i due di Frazier dal cuore dell’area, sospinto alle spalle da bandiere dei tifosi della Tezenis. Frazier da tre (32-46) firma il nuovo massimo vantaggio, tre li fa anche De Vico, due Amato. I punti di vantaggio sono 13 (35-48), quando il Biella Forum alza ancora i decibel. DiLiegro sbaglia due liberi, Portannese commette il terzo fallo e Ferguson fa solo rete da tre. Venuto segna il 40-48, il miniparziale è di 5-0. Frazier, pressato commette infrazione di metacampo, Udom segna prima in sospensione e poi schiaccia il 44-48 che dilata il parziale sul 9-0 (3’38”) quando Dalmonte chiama timeout. Brkic raffredda il Biella Forum con due liberi ma quattro di fila di Ferguson lo riaccendono in un attimo. Anche Frazier però è freddo dalla lunetta (48-52), Pini ne mette due comodi sull’invenzione di Amato (49-54), Brkic (1’35”) sbaglia primo e secondo libero, così De Vico all’angolo fa 52-54 e Ferguson (46”) pareggia. Tre di Frazier (12”) manda avanti la Tezenis, il terzo quarto si chiude sul 54-57.

Ultimi dieci minuti, rimessa-Frazier. Il tiro di Pini entra ed esce, così come quello di Venuto. Hall fa 56-57, la Tezenis (8’31”) non tira nei 24”, sbaglia Hall, Udom no (59-57). Sbagliano Pini e Udom, sbaglia De Vico, Frazier in entrata firma la parità prima delle bombe di Robinson e Venuto (64-62). Biella manca la tripla ancora con Venuto, prima che la stagione di una o dell’altra entri negli ultimi quattro minuti. Pareggia Portannese, Venuto mette la tripla (67-64), DiLiegro mette tutti e due i liberi (67-66) in un momento cruciale. Brkic sorpassa (67-69) 2’02” con una bomba di puro istinto, Ferguson pareggia, Portannese mette un altro tiro folle da tre (69-72). De Vico pareggia (72-72). Robinson ha l’ultima palla, ma non succede nulla. Mancano 0”60, Hall tenta un tiro disperato. Solo aria, overtime.

Rimessa Biella. Segna Ferguson, che poi mette solo il secondo libero. E Biella lì si ferma. Ne mette due Frazier (75-74), Ferguson fa 0/2 e Udom manda sul ferro un tiro dopo uno dei tanti rimbalzi offensivi dell’Angelico. Anche Amato fa 0/2, mancano 2’02” e il possesso è della Tezenis. Amato però piazza subito dopo una bomba devastante, Frazier ne segna altri due (75-79) e poi tre (75-82) 37” dalla fine. "Tutta Verona…", ripete la curva. Onore a Biella, ma vince la Tezenis. Finisce 75-84.

Queste le parole di coach Dalmonte, riportate dal sito ufficiale della società, al termine di Gara 5. 

Con me dovrebbe esserci tutta la squadra, il mio staff tecnico, ma anche tutto il mio staff medico che ha svolto un lavoro di qualità e di quantità spendendo tutti gli uomini possibili e immaginabili per recuperare DiLiegro. E questi sono segnali importanti anche nei confronti dei giocatori, un messaggio importante per quanto si fa del proprio meglio per il loro bene e la loro salute. Ci dovrebbe essere tutto lo staff tecnico perché non c’è il lavoro di un singolo ma di gruppo dietro un recupero di playoff come l’abbiamo fatto noi. Mi sembra anacronistico, e chiedo scusa se qualcuno non è d’accordo, parlare della partita singola. Mi sembra molto importante invece parlare della serie. Onore a Biella, e lo dico col cuore, avversario davvero di altissima qualità. Onore al suo campionato, onore a Carrea che ha vinto meritatamente il premio di miglior allenatore che ha ritirato questa sera. È stata un’avversaria straordinaria. E solo una squadra con gli attributi, dopo aver sbagliato un tiro per vincere nei tempi regolamentari è riuscita a tirar fuori dal cilindro quei cinque minuti del supplementare. Onore a Biella, avversaria tosta che ha provato così come noi ad inquinare certe situazioni e a giocare cambiando sempre qualcosa di partita in partita. Questo significa non solo qualità delle idee ma anche una squadra pronta ad assorbirle in poche ore. Sapevamo di giocare su un campo tostissimo, e lo dico nel senso sportivo del termine, perché è un fattore vero. A maggior ragione la nostra vittoria assume un valore ancora più importante. È stata una guerra di nervi. Io chiedo scusa, è responsabilità mia se Frazier ha fatto l’ultimo terzo tempo. Non avevo capito che ci fosse area piena di acqua. È chiaro che non è una giustificazione, perché le giustificazioni le odio, ma le nostre di reazioni alla fine erano assolutamente evitabili perché sapevamo che avremmo dovuto restare concentrati su quello che stava succedendo in campo, senza correre dietro a qualsiasi altra cosa che potesse succedere attorno a noi. Lo abbiamo fatto per 44 minuti e qualche secondo, non siamo stati bravi fino in fondo. Probabilmente avevamo mollato i freni, ma è solo una considerazione e, ripeto, non una giustificazione. Potevamo finirla meglio, quando la partita fra l’altro era già decisa. Detto questo adesso abbiamo un viaggio di ritorno, un giorno di recupero e poi dobbiamo abbassare la testa per entrare nella serie contro Ravenna

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