E' una manovra schizofrenica
.Uno spettacolo desolante in un momento cruciale nel quale il Paese dovrebbe mostrare determinazione
L’Italia ha vissuto un’estate torrida, angosciante e confusa; un agosto denso di proposte, controproposte, litigi, rinvii, insulti. Il centrodestra è riuscito a dare il peggio di sé. Non solo una manovra recessiva, squilibrata, che colpisce chi già paga, ma un caos continuo. Abbiamo assistito al rincorrersi, giorno dopo giorno, di misure contraddittorie, subito smentite, poi rilanciate, poi smentite ancora da questo o quell’altro esponente del governo. Uno spettacolo desolante in un momento cruciale nel quale il Paese dovrebbe dimostrare determinazione e coesione. Siamo nel mezzo di una turbolenta crisi internazionale e la telenovela sulla tassa di solidarietà o sulle pensioni è stucchevole.
Fortunatamente l’ipotesi di bloccare il riscatto di laurea e militare per le pensioni è stata ritirata dopo la sollevazione dei sindacati di categoria e la scoperta della possibile incostituzionalità della norma prevista. Ironia della sorte: ad oggi la panacea di tutti i mali sembra la lotta all’evasione. Si parla pure del carcere per gli evasori (magari domani cambiano idea, tutto è possibile).
Coloro che hanno irriso i governi precedenti, favorito in tutti i modi i furbetti, tolto misure elementari come l’obbligo dei pagamenti elettronici ora contraddicono, dalla sera alla mattina, tutto ciò che hanno fatto in questi anni. Nella situazione di rischio default sarebbe stato meglio ragionare su una patrimoniale, inserita in un pacchetto di misure da approvare rapidamente, facendo contribuire prima a chi ha di più e dopo a chi ha di meno.
Anche nei tagli alla politica abbiamo assistito a tutto e al contrario di tutto, per accanirsi alla fine con i piccoli Comuni, che rappresentano dei presidi a salvaguardia dei territorio, delle comunità e delle identità del Paese; mentre sulle province si tergiversa e si rimanda tutto alle calende greche, per non realizzare mai nulla. Il governo è parte in causa dei problemi dell’Italia. Lo spettacolo offerto in questa estate ne è la triste riprova. Le opposizioni in Parlamento sono pronte a prendere in mano la situazione e correggere la rotta. Il Pd, con spirito costruttivo, ha presentato molti emendamenti. Superato lo scoglio della manovra il governo prenda atto del tunnel in cui ha condotto l’Italia e si faccia da parte.
Fortunatamente l’ipotesi di bloccare il riscatto di laurea e militare per le pensioni è stata ritirata dopo la sollevazione dei sindacati di categoria e la scoperta della possibile incostituzionalità della norma prevista. Ironia della sorte: ad oggi la panacea di tutti i mali sembra la lotta all’evasione. Si parla pure del carcere per gli evasori (magari domani cambiano idea, tutto è possibile).
Coloro che hanno irriso i governi precedenti, favorito in tutti i modi i furbetti, tolto misure elementari come l’obbligo dei pagamenti elettronici ora contraddicono, dalla sera alla mattina, tutto ciò che hanno fatto in questi anni. Nella situazione di rischio default sarebbe stato meglio ragionare su una patrimoniale, inserita in un pacchetto di misure da approvare rapidamente, facendo contribuire prima a chi ha di più e dopo a chi ha di meno.
Anche nei tagli alla politica abbiamo assistito a tutto e al contrario di tutto, per accanirsi alla fine con i piccoli Comuni, che rappresentano dei presidi a salvaguardia dei territorio, delle comunità e delle identità del Paese; mentre sulle province si tergiversa e si rimanda tutto alle calende greche, per non realizzare mai nulla. Il governo è parte in causa dei problemi dell’Italia. Lo spettacolo offerto in questa estate ne è la triste riprova. Le opposizioni in Parlamento sono pronte a prendere in mano la situazione e correggere la rotta. Il Pd, con spirito costruttivo, ha presentato molti emendamenti. Superato lo scoglio della manovra il governo prenda atto del tunnel in cui ha condotto l’Italia e si faccia da parte.