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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Interviste

Vacanze verdi in crescita sul territorio veronese

Inizio positivo per gli agriturismi sia per il turismo "ecologico" sia per quello "domestico"

"L'inizio di stagione è positivo per gli agriturismi veronesi" rileva la Coldiretti Verona che con Terranostra, l’Associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio, rappresenta oltre il 50% delle 324 aziende agrituristiche locali. Stabili i dati del 2010 che hanno registrato un trend positivo per il numero degli agriturismi attivi (+ 3,2%) e per il numero di turisti (+4,6%).

“Il soggiorno agrituristico rappresenta una costante e continua crescita nel panorama dell'offerta turistica nazionale e localecommenta Damiano Berzacola, presidente di Coldiretti Verona - mentre si conferma la tendenza alla ricerca di una vacanza low cost per combattere il caro prezzi. Possiamo affermare che stanno cambiando i comportamenti dei turisti: se c’è un aumento delle presenze dobbiamo però rilevare una riduzione del periodo di permanenza con una durata che sempre più raramente supera la settimana”.
Lo scorso anno il 60,4% dei turisti “verdi” erano stranieri, principalmente tedeschi, austriaci, francesi, svizzeri, danesi e spagnoli. In aumento anche il cosiddetto turismo “domestico” (+ 2,3%) degli stessi veneti, seguiti da Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna.

Oggi gli agriturismi oltre ad offrire posti letto (3690 nella provincia di Verona) offrono spazi verdi dell’azienda anche per attività ricreativo-culturali. Il tutto sempre spesso abbinato all'enogastronomia locale grazie alla presenza di percorsi specifici come le strade dei vini e dei sapori nelle quali gustare le specialità tipiche del territorio. Molti agriturismi sono "aperti al pubblico" per acquistare olio, vino, latte e formaggi e prodotti ortofrutticoli con i mercati degli agricoltori di Campagna amica.

“Ci auguriamo - conclude Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Verona - che a livello regionale si possa in tempi brevi discutere il progetto di legge per la valorizzazione del settore ancora in standby dalla precedente legislatura. Tra i punti ancora da approfondire rimangono alcuni aspetti collegati all’edilizia-urbanistica, la percentuale minima di prodotti aziendali nell’agriturismo di ristorazione, che secondo Coldiretti non può scendere sotto il 51%, mentre vanno considerati la generale qualità dell’agroalimentare regionale e il sostegno alle produzioni km 0, quelle cioè di prossimità territoriale”.

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