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Interviste

Un aiuto per gli stranieri con problemi di alcolismo

L'Ulss 20 con il Progetto Ismaele offre sostegno sanitario contro i problemi di dipendenza

All'Unità operativa di alcologia del dipartimento Dipendenze Ulss 20 viene realizzato il progetto regionale Ismaele 3 che si occupa di aiutare gli extracomunitari con problemi alcol correlati. La storia del Progetto Ismaele è legata alla nascita, nel 2001, del coordinamento Veneto su Alcol e Immigrazione come un insieme di Enti del pubblico, del privato sociale e dell’associazionismo volontario che prestano attenzione alla questione “alcol e altre culture” e forniscono una serie di strumenti di intervento.

Nato nel 2005 come strumento di coordinamento, il Progetto Ismaele ha due finalità: facilitare il trattamento di persone emarginate e promuovere la sensibilizzazione su questi temi nella popolazione. “I primi servizi sono nati di pari passo al manifestarsi del fenomeno  dell’immigrazione proveniente principalmente dal nord Africa verso il nostro Paese, intorno alla fine degli anni Novanta – spiega Maurizio Donati, referente del progetto  – successivamente, collaborando a livello regionale con il Progetto Ismaele, si sono sviluppate strategie di rete, tra più Enti, appropriate alla nuova domanda di servizi sociali e sanitari emergenti da un fenomeno migratorio sempre più diversificato, talvolta caratterizzato dall’uso dannoso di alcolici”.

Gli immigrati con problemi di alcol dipendenza che si rivolgono al servizio di alcologia del dipartimento Dipendenze, spesso, non hanno alcuna rete familiare alle spalle e sono abbandonati a loro stessi. La mancanza di un lavoro e di una qualsiasi forma di supporto li esclude già dalla possibilità di integrazione sociale. I servizi offerti agli stranieri dal Progetto Ismaele, giunto ormai alla sua terza edizione, puntano soprattutto ad agevolare la comunicazione per rendere possibile una mediazione sia linguistica sia dei significati attributi alla dipendenza, che spesso viene vissuta diversamente rispetto alla nostra tradizione. A questo scopo il servizio ha realizzato negli anni scorsi degli opuscoli in diverse lingue nei quali vengono fornite informazioni essenziali di prevenzione. Il progetto si occupa altresì di realizzare una rete di sostegno sociale, legale, sanitario a favore degli immigrati offrendo un aiuto all’integrazione lavorativa e sociale grazie alle associazioni di volontariato e agli Enti del Privato sociale presenti sul territorio.

“Oltre al trattamento alcologico dobbiamo cercare di assicurare un’accoglienza al paziente. Dopo il ricovero – dice sempre Donati – ci mettiamo in contatto con tutta la rete dei servizi sociali presenti sul territorio. Spesso il primo passo consiste nell’ individuare una soluzione di emergenza  abitativa, un dormitorio. Poi, se serve, sosteniamo la persona nel recupero della documentazione necessaria alla richiesta di cittadinanza ed infine cerchiamo di appoggiarla nella ricerca di un lavoro e conseguentemente di un alloggio proprio”. Il Progetto Ismaele ha dato impulso a questa strategia in numerose realtà della Regione Veneto grazie alla collaborazione tra associazioni di volontariato (l’associazione dei Club alcologici territoriali è capofila del Progetto), del privato sociale e dei servizi sociali di Ulss e Comuni.

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