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Ultimato il restauro della cantoria della chiesa di San Rocco

Dopo otto mesi gli studenti dell'accademia Cignaroli danno nuova vita alle decorazioni veneziane

A otto mesi dal suo arrivo a Verona, si è concluso il restauro degli apparati decorativi della settecentesca cantoria lignea della chiesa della Scuola Grande di San Rocco di Venezia da parte degli studenti dell'Accademia Cignaroli di Verona.

Era infatti il 15 febbraio scorso quando sono stati portati al laboratorio dell'Accademia Cignaroli di Verona 5 angeli musicanti, 3 vasi con dorature e motivi decorativi (facenti parte del coronamento dell'apparato mobile) e 4 basamenti di sculture. Dodici studenti del terzo anno, coadiuvati dall'architetto Massimiliano Valdinoci (direttore dell’Accademia di Verona e coordinatore della scuola di restauro) e dal professor Maurizio Tagliapietra (responsabile del laboratorio di restauro ligneo) hanno lavorato alle operazioni di conservazione nell’ambito del laboratorio di restauro del legno e sulla base di un progetto elaborato dall'architetto Mario Piana, docente all'Iuav di Venezia.

Tutto il lavoro si è svolto sotto la supervisione della Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici di Venezia laguna
e con il contributo finanziario del Ministero dei beni culturali. L’intervento fa parte del progetto “cantiere-scuola”, nel quale l’Accademia è impegnata da alcuni anni. Si tratta di partnership con soggetti istituzionali che consentono di mettere in pratica sul campo le competenze acquisite dagli studenti, contribuendo direttamente alla salvaguardia del patrimonio artistico locale e non solo.

Fondamentale per il restauro è il contributo dato dalla società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dell'arte «Arcus» di Roma, sorta nel 2004 e collegata al Ministero per i beni e le attività culturali, che ha finanziato l'operazione. L’architetto Franco Posocco, “Guardian Grando” della Scuola di San Rocco, ha già anticipato che la cantoria dovrebbe recuperare la sua vocazione settecentesca di auditorium per la musica sacra.

Come ha affermato il Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Verona Stefano Pachera: “Con questo intervento l’Accademia entra ufficialmente nel mercato del restauro dei beni artistici, mettendo in campo grandi professionalità e coinvolgendo studenti formati internamente.  Partecipando al restauro delle opere d’arte sia a Verona che nei territori limitrofi – ha aggiunto - raggiungeremo il triplice scopo di eseguire restauri di opere d’arte a prezzi calmierati , di offrire agli studenti una preziosa esperienza lavorativa e di reperire risorse per il funzionamento dell’Accademia senza incidere sulla casse pubbliche”.

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