Ulss 20, Pd: "Appalti illegali" La replica: "Tutto a norma"
Il Partito Democratico porta lo scontro in Regione, ma l'azienda respinge in toto le accuse
"Tutto questo, sopra i 210mila euro non è possibile", attacca Bonfante. Lo scontro sta tutto nell'interpretazione della legge regionale 23 del 2006, in cui si disciplinano gli appalti e le convenzioni nel settore socio-sanitario. Qui si ha un "occhio di riguardo" per le cooperative sociali. "Noi ci siamo sempre attenuti a questa legge - dichiara Giuseppina Bonavina - non abbiamo infatti mai ricevuto un rapporto del servizio ispettivo regionale sulla questione degli appalti. In più, nel rispetto della volontà della Giunta regionale, ci siamo sempre impegnati a favorire le cooperative sociali".
Secondo Franco Bonfante, però, a mettere chiarezza sulla difficoltà di interpretazione della norma sarebbe intervenuta a marzo 2011 un'authority e a maggio 2011 una direttiva regionale. Il cui significato sarebbe univoco: niente appalti, proroghe o convenzioni dirette oltre i 210mila euro. Serve una gara pubblica, altrimenti si va contro una normativa nazionale e una comunitaria. "Da un rapporto della Regione si evince che da marzo (il mese in cui si è espressa l'authority, ndr) sono stati eseguiti dall'Ulss 20 appalti per 90 milioni di euro - dichiara Franco Bonfante - di cui nove proroghe e due convenzionamenti diretti che sarebbero irregolari". Di contro l'Ulss 20 dichiara di essersi sempre attenuto alle legge regionale.