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Tosi: "Disastrosa un'ondata migratoria irregolare"

Il sindaco di verona commenta l'arrivo di stranieri dalle coste del Maghreb

“Una cosa sono i profughi libici – e fino a questo momento non risulta ne siano arrivati oppure solo un numero esiguo – un’altra sono le migliaia di clandestini, in gran parte tunisini, arrivati e che continuano ad arrivare nel nostro Paese da zone che non sono teatro di guerra. L’Africa conta circa un miliardo di abitanti e diverse centinaia di milioni vivono in situazioni in cui i diritti umani sono violati (mancanza di democrazia, povertà, guerre civili, religiose o tribali) ma nessun Paese al mondo, nemmeno l’Italia, può farsi carico dei problemi di un intero continente”.

Questo il commento del sindaco di Verona, Flavio Tosi, sul problema dell’ondata di arrivi di stranieri dalle coste del Maghreb. “Non si tratta di mancanza di sensibilità e di umana solidarietà – aggiunge Tosi – ma di capire che chi governa le sorti di una nazione deve in primo luogo tutelarne realisticamente gli interessi e subire un’ondata migratoria irregolare sarebbe un disastro sociale ed economico. Finora dalla Comunità internazionale ho visto prevalentemente tutela di interessi concreti più che di diritti umani: la Francia, ad esempio, si è curata i suoi, bombardando la Libia per tutelare obbiettivi petroliferi e non certo umanitari".

"Personalmente ho molti dubbi sul fatto che vi fossero motivi concreti per avviare l’attacco - ha aggiunto il sindaco -; altrimenti, mi chiedo, come mai in questi anni nessuno è intervenuto seriamente in Darfur o nelle altre realtà africane periodicamente teatro di massacri. Mi sembra che la Francia si sia mossa solo per il petrolio libico. Finora Berlusconi ha operato bene, ma le dimensioni e la continuità degli arrivi di clandestini indicano che quanto fatto finora non basta. Penso sia più che legittimo per l’Italia attivare al più presto un blocco navale che impedisca l’ondata di arrivi, permetta di stroncare il traffico criminale che prospera sul trasporto di queste persone e di rimandare a casa loro i clandestini: bisogna far capire a tutti che chi arriva in questo modo non potrà restare, mentre è evidente che se si continuerà a lasciare la porta aperta, gli sbarchi non si fermeranno da soli e continueranno”.

“Come Sindaco – conclude Tosi – sono estremamente preoccupato per quello che potrà succedere nei nostri quartieri, nel momento in cui persone che non hanno un lavoro e che difficilmente troveranno un’occupazione, si ritroveranno sulla strada. Per quanto riguarda i profughi, a Verona abbiamo messo a disposizione nell’immediato 30 posti letto alla Casa di Accoglienza “Il Samaritano”, dormitorio comunale gestito in convenzione con Caritas. Se ci sarà bisogno di affrontare altre esigenze legate ai profughi faremo sicuramente la nostra parte, purché siano realmente profughi e non soggetti che stanno approfittando della situazione”.

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