rotate-mobile
Interviste

"Sulle cure palliative Veneto contro le sue stesse leggi"

I consiglieri regionali del Pd Bonfante e Fasoli: "Nel nuovo Piano sanitario si fa retromarcia"

"Dopo aver approvato la legge più avanzata d’Italia in tema di cure palliative, tanto da essere imitata a livello nazionale, ora invece tutto questo percorso rischia di essere accantonato". Questa la denuncia dei consiglieri regionali del Pd Franco Bonfante e Roberto Fasoli. "Risale al marzo del 2009 - spiegano - l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale della proposta di legge del Pd 'Disposizioni per garantire cure palliative ai malati in stato di inguaribilità avanzata o a fine vita e per sostenere la lotta al dolore'".

La norma prevede, in sostanza, la cura prevalentemente a domicilio dei malati in stato di inguaribilità avanzata o a fine vita con un adeguato supporto al medico e ai familiari di un’equipe, nucleo, con esperienza in cure palliative; la realizzazione in ogni Ulss delle strutture denominate "hospice", secondo standard già previsti da una legge statale del 2004 per quelle persone che il nucleo di esperti ritiene opportuno o necessario ricoverare in tale specifica struttura, la creazione di una rete per evitare i ricoveri ospedalieri inappropriati e soprattutto ridurre il dolore e rendere dignitose le condizioni di vita dei malati terminali.

"Lo schema di Piano socio sanitario - sottolineano i due consiglieri regionali - nemmeno nomina gli hospice, il nucleo per le cure palliative, la formazione, ma a pagina 40 parla solo di consolidamento delle cure palliative, con strutturazione dell’attività ambulatoriale. Una retromarcia evidente una violazione della legge da poco approvata dalla stessa Regione, nostro fiore all’occhiello e anche una rinuncia a lottare contro gli sprechi dei ricoveri inappropriati negli ospedali pubblici e nelle cliniche private".
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Sulle cure palliative Veneto contro le sue stesse leggi"

VeronaSera è in caricamento